di Caterina Dela Torre
Collaboratrice di dol’s da anni, si è messa in proprio con tipitosti.com, ma non le è bastato: è passata ai libri per bambini.
“Rigetto per il blog? Ma sai quanta carica mi trasmettono ogni giorno i tipi tosti www.tipitosti.com? E poi sono stati loro, quelli che non mollano, che inseguono sogni impossibili ad ispirare i miei brevi racconti per bambini”.
Mi risponde così Cinzia Ficco, 44 anni, pugliese, giornalista pubblicista, quando le chiedo se è passata ai libri per bambini perchè stanca dei suoi tipi tosti. In un anno e mezzo ha scritto quattro storie, Tina e la Clessidra, Josuè e il filo della vita, Il re dalle calze puzzolenti con la casa editrice di Pavia, Edigiò, e Mimosa nel regno di Sottosopra, uscito a luglio scorso con l’editore Intermedia di Orvieto. Ma stufa del suo blog non sembra affatto.
“I protagonisti dei miei racconti – afferma Cinzia – sono infatti dei tipini tosti. Si scontrano con realtà inevitabili, si sforzano di tenere testa. Ci provano. C’è chi lo fa con la morte di un nonno, chi con un Signor Tempo che inspiegabilmente si accorcia e si allunga, chi con un re che si sente sicuro solo quando crede di controllare il pensiero dei suoi sudditi. E poi c’è chi si scontra con la diversità. E’ il caso di Mimosa, la quale scopre che la malattia a volte è solo un punto di vista alternativo sulla realtà Il nome evoca la primavera, l’inizio di una nuova vita”.
Come mai sei passata dal giornalismo ai libri per bambini?
Non ho mollato la mia attività, dunque, i miei tipi tosti. Anzi, continuo a cercarli e a scrivere dei loro progetti. Cerco anche tipi tanto tosti da voler investire sul mio blog.
Cosa ti ha spinto a scrivere per bambini?
Dico sempre che ho cominciato per gioco e un gioco per me è rimasto. Per gioco ho anche coinvolto una mia amica, Grazia Netti, stilista di abiti da cerimonia. Lei ha illustrato i libri. Avere una figlia di quasi nove anni, frequentare i suoi amici, sì, mi ha aiutata a scoprire come si divertono i bambini di quella età. Cosa non sopportano.
Di cosa ridono?
Si divertono quando parlano di puzzette e caccole.
In cosa si differenziano i tuoi libri dagli altri?
Ho cominciato da poco. Non ti saprei rispondere. Mi piacerebbe che lo facessero i bambini. Certo, se mi dicessero che i miei racconti sono leggeri e immediati, che servono a farli distrarre, e magari, a trovare delle soluzioni, seppur minime, alle loro difficoltà, sarei felice.
Cosa significa scrivere per i bambini?
Innalzarsi al loro livello, guardare il mondo con stupore, entusiasmo. Spogliarsi di preconcetti.
Non credi di poter “condizionare” le loro menti vergini?
Nei miei libri niente morale, solo suggerimenti, consigli che i genitori possono sempre filtrare.
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L’introduzione a libro è di Rossella Boriosi blogger, autrice di Tre figli unici – sopravvivere a brufoli, tabelline e svezzamento in un colpo solo” Futura
Per acquistare libri scrivere a: cinzia.ficco@gmail.com