Intitolazione di una strada a Nerina Maria Simi, pittrice, insegnante di disegno e pittura
di Patrizia Seppia e Maria Pia Ercolini
Nell’ambito delle iniziative condotte in collaborazione con Toponomastica femminile, il Soropstimist International Club Viareggio- Versilia ha promosso nel Comune di Stazzema l’intitolazione di un luogo cittadino a Nerina Maria Simi, (Firenze 1890-Firenze 1987) pittrice, insegnante di disegno e pittura: sabato 12 luglio le è stato dunque intitolato un belvedere, che dal centro del paese apre lo sguardo sul paesaggio verde e roccioso delle Alpi Apuane, amate della pittrice e rappresentate più volte nelle sue opere.
Figlia di Filadelfo e ultima erede di una lunga linea di pittori di talento, Nerina è stata fin da piccola assistente presso lo studio internazionale fiorentino del padre. Ritrattista e paesaggista, è una delle più interessanti pittrici del ‘900 che, pur nel rispetto dell’arte paterna, ha sviluppato una modalità personale “di tipo espressionista”, ricca di luce e colore. Con le sue opere e la sua scuola, frequentata da artisti internazionali, Nerina ha contribuito a diffondere la poetica del paesaggio dell’Alta Versilia e di Stazzema come luoghi dell’arte.
Come spesso accade, le iniziative toponomastiche condivise permettono di stringere e rinsaldare rapporti tra la cittadinanza e le amministrazioni locali e così l’intitolazione del belvedere è stata l’occasione ispiratrice per una collaborazione più ampia del Club Soroptimist Viareggio-Versilia con il Comune di Stazzema: nella stessa giornata, infatti, sono state inaugurate e rimarranno aperte fino al 18 agosto due mostre sulle attività della pittrice e dei suoi studenti.
La Casa del Berlingaio di Stazzema ospita dipinti di Nerina, Filadelfo e Renzo Simi, Pietro Annigoni, Mario Parri, Leone Tommasi, Bertellotti Ugo e il Pittorino (David Abrham Bueno de Mesquita).
A pochi chilometri di distanza, nel Palazzo della Cultura di Cardoso, sono invece esposte opere pittoriche di trentaquattro artisti di diverse nazionalità, allieve e allievi della scuola fiorentina che Nerina ha diretto tra gli anni Sessanta e Settanta: una maggioranza femminile di artiste giunte per l’occasione da tutto il mondo (Francia, Inghilterra, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Stati Uniti, Nuova Zelanda…) ha partecipato personalmente per ricordare con affetto le capacità educative e umane della maestra, e ridare visibilità al “cenacolo stazzemese” dove i Simi si ritiravano in estate per riposo, lavoro e confronto.
Ieri il piccolo Comune versiliese incastonato fra le montagne, per mano di donna, ha ritrovato la sua dimensione artistica di respiro internazionale.