Alle giornate kuwaitiane a Milano Ettaib e ‘Alothman” dialogano sul ruolo femminile nella società contemporanea
MILANO 11 ottobre 2011 – La condizione delle donne nei Paesi arabi ha aperto il ciclo di seminari di “Don’t wait discover Kuwait”, evento dedicato allo Stato del Kuwait che si terrà a Milano fino al prossimo 14 ottobre. Durante l’incontro, che ha avuto come protagoniste importanti donne del panorama sociale, economico e letterario italiano e arabo come Cristina Finocchi Mahne, Dounia Ettaib, Hela Al Mekemy e Laila Alothman , è stato approfondito“Il ruolo della donna nella vita sociale e politica del Kuwait e del mondo arabo”. Il seminario è stato moderato da Valeria Palumbo, capo redattore de L’Europeo.
La figura femminile è riuscita, col passare del tempo, a conquistarsi diverse posizioni di prestigio impensabili solo mezzo secolo fa come ha ricordato Cristina Finocchi Mahne della Fondazione Bellisario nel suo intervento di apertura. Anche in Italia, ha sottolineato Finocchi Mahne, la strada da percorrere è ancora lunga e la donna deve conquistare i vertici della società.
Per Dounia Ettaib, presidente dell’associazione Donne arabe in Italia, la donna del Kuwait è un unicum, un modello che tutto il mondo arabo dovrebbe ammirare ed emulare. Lo stato del Golfo protagonista in questi giorni a Milano può indicare in questo senso la strada maestra visto che la Costituzione tutela i diritti delle donne.
Se in Kuwait le donne hanno ottenuto il diritto di voto nel 2005 riuscendo ad avere anche una donna ministro, la storia ci dice che in passato la donna kuwaitiana è stata assoluta protagonista in tutte le attività della vita sociale: dall’economia all’arte passando per la letteratura. Come ha sottolineato Hela Al Mekemy, docente presso l’università del Kuwait, la donna è stata protagonista assoluta dello sviluppo della Nazione.
Infine le parole di Laila Alothman (nota scrittrice kuwaitiana di cui è uscito in questi giorni in Italia il suo ultimo lavoro “Il messaggio segreto delle farfalle” edito da Newton Compton) la quale non ha mancato di ricordare come il Kuwait è stato per molto tempo l’unica realtà tra i Paesi arabi a dare alla donna la possibilità di ritagliarsi una vetrina nel mondo dello spettacolo.
1 commento
Le done arabe di cui si parla sono tutte altolocate e importanti E’ per tutte le done del Kuwait così?