Contemporaneamente ad altre città del nostro Paese, lunedì 7 novembre a Bari alle ore 12,00, la Rete delle donne per la rivoluzione gentile con il Comitato Donne Terre Mutate, ha tenuto una conferenza stampa, per presentare la prima Assemblea Nazionale della Rete che si terrà all’Aquila l’11, 12 e 13 novembre.
L’Aquila è la città assunta a simbolo del terremoto del nostro tempo, perché il sapere delle donne, complessivo e trasformativo si radica proprio nella forza di svelare che questa crisi ha tutti i limiti e le atrocità del modello di sviluppo liberista.
Alla conferenza stampa hanno partecipato:
Elena Gentile, Assessora al Welfare e Lavoro Regione Puglia,
Franca Pinto Minerva Docente universitaria, già Preside della Facoltà di Lettere e Scienze della Formazione,Rita Saraò Portavoce nazione della Rete, Direttora universitaria Centro Studi di genere, Magda Terrevoli, Presidente della Commissione Regionale di Pari OpportunitàPuglia,
Serenella Molendini, Consigliera Regionale di Parità della Puglia.
Rita Saraò ha illustrato le motivazioni che hanno portato alla costituzione della Rete e alla realizzazione del Manifesto e gli obiettivi che ci si propone di raggiungere con l’Assemblea d l’Aquila il cui obiettivo principale è di sciogliere i nodi del Manifesto: l’incompiuta democrazia, la crisi del lavoro, l’ambiente, la violenza sulle donne, la corruzione, le pratiche clientelari, la giustizia, la legalità e la laicità, per arrivare a proposte condivise che saranno presentate ai segretari nazionali dei partiti di sinistra, attesi a l’Aquila domenica mattina 13 novembre.
Mentre le relatrici parlavano scorrevano le immagini del video sulla rivoluzione gentile, realizzato da Monica Lanfranco, video che sarà presentato in anteprima durante l’Assemblea e che riassume le motivazioni che, perrle diverse donne, sono state alla base della fondazione della rete.
Serenella Molendini ha auspicato l’unitarietà e la comunione di intenti fra tutte le partecipanti derivanti dal mondo dell’associazionismo al femminile, indispensabile per la ricostruzione che ci attende.
Magda Terrevoli ha invece sottolineato la bellezza e la fecondità della partecipazione di tante identità coinvolte tutte negli stessi intenti senza desiderii di prevaricazione e bisogni di appropriarsi dell’evento.
Anche Franca Pinto Minerva ha affermato l’importanza della pluralità tanto più in questo momento storico in cui viviamo, sottolineando come la crisi in atto favorisca il bisogno di partecipare e possa essere un’occasione e un’opportunità di crescita.
Luciano Anelli, operatore delle Pari ,Opportunità, ha evidenziato la necessità di condividere le azioni con uomini sensibili anche per uscire dall’invisibilità, condizione che caratterizza diverse azioni dei gruppi femminili agli occhi del potere attuale, maschilista.
Elena Gentile ha sottolineato che la capacità che hanno le donne di relazionarsi e confrontarsi deve diventare una modalità condivisa da chi lavora nella politica e nell’impegno sociale perché è l’unica maniera per colmare il divario tra chi governa e chi è governato e quindi di fare leggi che non abbiano vulnus di applicabilità e che rappresentino una occasione di vera equità sociale.
Volti della rivoluzione gentile