di Caterina Della Torre
Come far nascere un oggetto prezioso da un oggetto vecchio e abbandonato. Per chi ha naso ed amore per gli altri.
In tempi di crisi parlare di riduzione degli sprechi è d’uopo, ma il riciclo o ri-usi- può diventare un arte che fa bene alla terra e a noi stessi. Abbiamo intervistato Concetta Cuscusa che ha da poco esposto le sue opere d’arte fatte di tante idee e di mille cose trovate, accantonate, ri-utilizzate. A voi giudicare. Concetta ha preferito parlare in prima persona ed abbiamo pensato che la sua contagiosa simpatia si sarebbe persa in un’intervista classica e quindi eccola qui.
”Mi chiamo Concetta Cuscusa, ho 122 anni (portati bene) ho fatto il liceo artistico a Roma, vivo a Bari , sono separata e ho due splendidi figli maschi.
La mia passione per l’arte del riciclo e’ nata per Pietà (dal latino pietas) e’ il sentimento che induce l’umanita’ ad amare e rispettare il prossimo. Io aggiungo, che lo stesso sentimento l’ho trasferito -anche- su e per gli oggetti.
Mia madre, che ha vissuto gli anni del dopoguerra, mi ha insegnato a non gettare con superficialita’ le cose vecchie, perche’ secondo lei, era un peccato disfarsene: esse si sarebbero potute ri-usare in un altro momento…
Cosi’, questa modalita’ comportamentale, l’ho assorbita e fatta mia. ( Infatti, se devo scegliere tra un vestito di alta moda ed un viaggio, senza ombra di dubbio, scelgo il viaggio!!!! non per questo mi privo di vestirmi o arredare la mia casa senza criterio e/o buon gusto!!!
A questo, si aggiunge la mia predisposizione nel saper vedere negli oggetti una loro doppia o tripla funzione. Infatti, un giorno ho trovato per la strada un porta gabbia per uccelli in ferro battuto, l’ho preso e l’ho usato come porta quadro su cui ho appeso in sospensione un mio lavoro Il giorno e la notte per farlo ruotare nel vuoto.
Con lo stesso criterio, ho trasformato quattro ante di vecchie finestre (trovate vicino ad un cassonetto dell’immondizia) e le ho fatte diventare un paravento ma volendo, si puo’ chiudere e diventare una teca porta oggetti.
Le decorazioni delle quattro ante, le ho realizzate con tappi di birra e bottoni di vari colori.
Ho fatto una mostra a Bari – (2Classe via Estramurale Capruzzi 15/g)
Quello che segue è esposto all’entrata della mia mostra a Bari e che sintetizza il mio pensiero.
MOSTRA – RI-CICLO, RI-PENSO, RI-CREO
VORREI TRASMETTERE LA MIA PASSIONE CHE, DA ALCUNI ANNI DEDICO AL RICICLO, AL RECUPERO E AL RIUSO DI OGGETTI CHE SOLITAMENTE FINISCONO NELLE DISCARICHE. CON LE MIE CREAZIONI INTENDONO TESTIMONIARE, NON SOLO L’ASPETTO DELLA LORO GRADEVOLEZZA ESTETICA CHE ATTRAVERSO L’ARTE SI PUO’ ESPRIMERE, MA, VORREI INOLTRE, RICORDARE AI VISITATORI DISTRATTI CHE, IL NOSTRO PIANETA NECESSITA DI UNA DIVERSA ETICA COMPORTAMENTALE E DI UN COSTANTE RISPETTO DELL’AMBIENTE, DI CUI L’UMANITA’ E’ LA PRIMA FRUITRICE RESPONSABILE, TANTO DEGLI ORRORI CHE DELLA BELLEZZA DA DONARE ALLA NOSTRA TERRA COME EREDITA’, DA LEI, PIU’ CHE MERITATA.
I VISITATORI, RESTANO SBALORDITI ED ENTUSIASTI NEL VEDERE COME ATTRAVERSO IL PENSIERO CREATIVO – CHE SI TRADUCE IN ARTE – SIA POSSIBILE DARE NUOVA LINFA ALLE COSE SE E QUANDO, QUESTO PERCORSO SI TRASFORMA IN UNO STILE DI VITA. OVVIAMENTE, SE QUESTA MOSTRA FOSSE STATA FINANZIATA DA QUALCHE ENTE ISTITUZIONALE, O DA QUALCHE SOCIETA’ SENSIBILE AL RICICLO E AL RIUSO, POTREBBE DIVENTARE UNA MOSTRA ITINERANTE, ED IL SUO VALORE SIMBOLICO ACQUISTEREBBE MAGGIOR SIGNIFICATO E BEN ALTRO SUCCESSO!”
Foto delle opere d’arte di Concetta Cuscusa.