di Caterina Della Torre
L’ho sentito dire tante volte e moltissime altre l’ho pronunciato io stessa. E ci credo. Purtroppo non tutti applicano questa semplice regola della convivenza civile e contagiati dal protagonismo, spesso si lanciano in ”a solo” controproducenti.
Le donne poi…multi task e sempre pronte ad aiutarsi tra di loro per quella sorellanza che le vicende delle vita crea, ma spesso quando recitano ruoli da protagoniste, ritornano a fare le prime donne.
Queste parole mi sono tornate alla mente ieri mentre seguivo il convegno di Pari o dispare a Milano ( Dal mainstream ai social media), che ha preceduto l’assemblea semestrale dell’associazione.
Emma Bonino è stata come sempre presente all’assemblea. Vestita tutta di scuro (cosa strana per una che ama i colori brillanti), con un elegante montgomery nero, e scarpe basse, sembrava una ragazzina, lei, a sessant’anni, lei che si sedeva per terra in un angolo a ricaricare i due cellulari che le fanno compagnia.
Ed è stata la vicepresidente del Senato che ieri ha aperto il convegno, partendo dalla situazione italiana attuale. ‘’Se ci fossimo incontrati 15 giorni fa, forse non avremmo parlato di quello di cui parleremo oggi. La situazione mutata ha chiuso ma anche aperto degli spazi per le donne che non dobbiamo rischiare di perdere.”
Le donne nel nuovo governo sono solo tre, ma sono ministeri di peso. Ed il Welfare (lavoro e politiche sociali) è un ministero che riguarda le donne molto da vicino, per le pensioni (allungate nel tempo) per i supporti alla famiglia (figli ed anziani) e il lavoro. Quindi che sia andato ad una donna è una buona cosa.
Come buono è questo clima da luna di miele che stiamo vivendo in parlamento. Da sfruttare finchè dura…
Ma c’è qualcosa su cui è necessario concentrarsi: rafforzare i numerosisissimi movimenti femminili ed associazioni femminili che sono nati e che spesso invece di aggregarsi si polverizzano e disperdono, benche’ gli intenti siano gli stessi. La Bonino stessa ha riferito di aver avuto una richiesta precisa da Monti quando voleva incontrare le donne: alla fine tra le centinaia di associazioni esistenti sul territorio italiano, si è scelto di incontrare la consigliera nazionale di Parità Alessandra Servitori.
Quindi le donne distinte tra di loro, come è giusto che sia, nel loro pluralismo e differenza, non hanno però qualcuno che si faccia da portavoce delle loro molteplici esigenze? Su questo ci ha chiesto di riflettere.
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La libertà è un dovere, di Emma Bonino, ed Laterza