Il primo bacio è ancora più intenso del sesso. E’ il primo avvicinarsi all’odore, al sapore dell’altro.
”Per fare i bimbi non occorrono i baci….” Dice Severina, una delle voci del libro di Cristina Obber’ ‘Primi baci edito da Attilio Fraccaroeditore.
Un libro di altri tempi, diremmo, leggendolo, dove il bacio aveva una sua funzione, sicuramente emotiva e sessuale, ma senz’altro sociale. Vista soprattutto in relazione ai giorni nostri dove spesso i baci si sprecano, ma il primo viene spesso ricordato e circondato da un alone di mistero.
Abbiamo intervistato la scrittrice, Cristina Obber
Come è nata l’idea di scrivere questo libro?
Mi è venuta tornando a casa dal cinema. Durante il film, al primo bacio dei protagonisti ho cominciato a pensare all’erotismo di cui è permeata l’attesa, elemento dell’incontro decisamente penalizzato dalla tecnologia. Un pensiero dopo l’altro ed è nata la voglia di approfondire un confronto con chi invece doveva aspettare la messa della domenica per incrociare lo sguardo dell’amato.
E’ stato difficile raccogliere le storie? Te le hanno raccontate volentieri o le hai ”sollecitatete?”
Ho dovuto insistere solo con una donna e con una coppia; la maggior parte ha accettato di buon grado, magari dicendomi di avere poco da ricordare e poi invece parlando per ore.
E’ stato un lavoro lungo ma non difficile. Mi sono presentata con molto rispetto, e credo che la mia sincerità sia stata avvertita..
La cosa impegnativa è stata rielaborare il materiale, registrato e scritto a matita e malissimo, perché non riuscivo a staccare gli occhi dai miei interlocutori. Per il libro successivo ho comperato un portatile, è stato decisamente utile.
Alle persone piace parlare delle proprie esperienze amorose, le prime, o sono reticenti?
Parliamo di persone vissute col timor di dio e del prete, la reticenza c’è stata in tutti, ma solo inizialmente. Poi, in quelle lunghe chiacchierate, si è davvero creata un’intimità inaspettata. E’ stata un’esperienza per me molto formativa anche dal punto di vista umano, soprattutto con le donne.
Il ‘bacio’, prima esperienza sessuale di un giovane o incontro ravvicinato poco rilevante, atto a passare alla seconda fase, il fare sesso?
E’ proprio questo il punto. Secondo me tra due persone il primo bacio è ancora più intenso del sesso. E’ il primo avvicinarsi all’odore, al sapore dell’altro. Il contatto tattile è fortissimo quando c’è attrazione, basta sfiorarsi le dita per tremare, l’incontro delle labbra sancisce l’apice del desiderio.
Il sesso ha un’altra funzione, legata al piacere, ma non al turbamento. E l’erotismo è turbamento.
Il primo bacio rimane nella mente dei più come un evento memorabile. Più delle donne o degli uomini secondo la tua esperienza da intervistatrice e scrittice?
Credevo delle donne, invece mi sono piacevolmente ricreduta. E sono comunque pochi quelli che non se lo ricordano, sia maschi che femmine. Magari a volte basta lasciargli un po’ di tempo e piano piano le sensazioni affiorano. Anche sul gruppo facebook, Primi baci, dove chiunque può raccontare il suo primo bacio, gli uomini dimostrano di essere davvero migliori di come a volte li dipingiamo.
Con le malattie sessuali che corrono, consiglieresti di rinunciare al bacio?
Beh, nessuno prende l’aids baciando. E anche sessualmente la cosa importante non è cosa si fa, ma come lo si fa. La parola d’ordine è informazione. Per non rischiare e per non rinunciare. Tanti giovanissimi ancora non sanno che esistono i consultori dove puoi chiedere qualsiasi cosa. Non basta avere in tasca un preservativo per vivere il sesso consapevolmente.
La storia descritta nel tuo libro ”Primi baci” che ti è piaciuta di piu’? E di meno?
E’ difficile rispondere, perché anche la storia di Teresa, che è breve, è molto tenera, con lei che quando arrivava il fidanzato nascondeva la bambola. Mi piace molto il primo bacio di Rosa, la immagino a dondolare i secchi per far capire all’amato di salire sull’albero.
Perchè hai scelto una copertina così ”antichizzata”?
Perché così come le foto sono tutte originali, anche la cartolina che ho scelto è dell’ epoca, appartiene a Maria e Isidoro. Durante le interviste ho aperto tante scatole di latta, tanti album. E’ stato bellissimo anche quello.
I primi veri baci non esistono più?
Esistono, esistono. Quello che mi dispiace è che molti vengano sprecati. L’anno scorso, durante un incontro con dei ragazzi di terza media, dove si parlava appunto di affettività e primi amori, due ragazzine mi hanno detto di aver baciato perché si sentivano in dovere di farlo, perché erano le uniche del gruppo a non averlo fatto, e quindi senza batticuore, senza amore. Lo trovo un peccato!
Tu ricordi il tuo primo bacio? E l’ultimo.?
Certo! Il mio primo bacio fu un pegno a nascondino, deciso dagli amici che ci sapevano innamorati da mesi. Non solo me lo ricordo, ma ancora mi emoziono a pensarci. L’ultimo primo bacio è quello che ho “rubato” a mio marito. Ha alzato le braccia per togliersi un maglione, ed io mi sono avvicinata. Avevo 35 anni, ma ero cotta come una quindicenne.
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