E’ nato un magazine online con l’aspetto di rivista cartacea da sfogliare. L’autrice è Antonella Pfeiffer, nata a Milano nel 1972, sposata e con un figlio di 6 anni. Dopo aver lavorato per 15 anni nella redazione di una rivista tecnica specializzata, nell’azienda di famiglia dopo essere diventata mamma, ha visto cambiare le sue esigenze e priorità.
E cosa hai fatto allora?
Ho deciso di assecondare il mio desiderio di essere una mamma più “presente” e di “inventarmi” cose nuove. Ho scritto il libro, dal titolo ironico, “La mamma perfetta” edito da Mursia e ho iniziato a girovagare in rete dove ho avuto modo di “incontrare” tante donne, diverse tra loro, alcune delle quali ora sono anche amiche non solo virtuali. Ho un blog personale che si chiama La voce delle mamme e un altro, Donne Magazine, a supporto del quale, è nata la rivista online Donne Magazine (Non Solo il Blog).
Perché l’idea di un giornale online?
Penso per deformazione professionale. Avendo considerato che il blog Donne Magazine, da subito, ha “risposto bene”, è venuto naturale pensare a una rivista che potesse supportarlo e differenziarlo dagli altri già esistenti.
Non è meglio un sito che una realtà virtuale facsimile di quella cartacea?
Donne Magazine è anche un blog. Probabilmente in futuro si trasformerà in un sito che però non dovrà perdere la peculiarità del blog, che è quella di riuscire a instaurare un contatto diretto e, a lungo andare, familiare con coloro che partecipano con i propri commenti e che, alla fine, sono anche le lettrici della rivista. Per quanto riguarda l’editoria, credo che la realtà virtuale rappresenti il futuro. Non dico che sia un bene ma penso sia un dato di fatto. Ci stiamo sempre più informatizzando (anche noi donne) e, inoltre, basta considerare l’approccio dei bambini di oggi verso la tecnologia; i “nativi digitali” di cui tanto si parla, saranno gli adulti del futuro. E leggeranno i quotidiani online. Indipendentemente da questo discorso, amo le riviste cartacee, provo soddisfazione semplicemente sfogliandole o annusando l’odore della carta (la stessa cosa vale per i libri) ma per “mantenerne” i costi, è necessario avere una grande disponibilità economica. E io, che lavoro in casa mia e come postazione non ho una scrivania in un ufficio (cosa che, tra l’altro, non mi dispiace affatto) ma un grande e sempre incasinato tavolo di legno in sala, non ce l’ho. Un giorno… chissà.
A quali donne è rivolto?
Mi piacerebbe fosse per tutte le donne, in generale: mamme, non mamme, giovani, mature, sposate, divorziate, colte e amanti della lettura, creative, artiste, casalinghe, lavoratrici… Nella realtà la lettrice tipo del blog è una “donna” laureata di età compresa tra i venticinque e i cinquant’anni, mamma e, al contempo, lavoratrice (non solo part-time).
IPhone o IPad
IPhone.
Hai fatto tutto da sola o hai avuto collaborazioni esterne?
Non sarebbe giusto dire da sola, io organizzo un po’ le cose e basta… Donne Magazine è fatto dalle donne. Ci sono valide blogger (mamme e non) che collaborano con me. L’unica cosa che non sono ancora in grado di fare è impaginare (ci pensa un amico) ma, prima o poi, mi piacerebbe imparare. Anche per essere più “autonoma”.
Le donne che dipingi sono in evoluzione?
Sì, lo siamo tutte, in evoluzione e confuse. In questi anni più che mai. Stiamo acquisendo consapevolezza di noi stesse, sappiamo cosa vogliamo, dove vogliamo andare e, quindi, arrivare. Sappiamo cosa vogliamo essere e quale vita vivere ma, spesso, non abbiamo il coraggio di compiere scelte importanti, magari anche rivoluzionarie, per rendere la nostra vita migliore. Certo, la società non aiuta.