Un ritratto della Net Generation in chiave femminile, per guardare alle radici dell’innovazione e guidare il futuro del Paese
Il volume presentato da futuro@lfemminile e Dipartimento per le Pari Opportunità indaga l’universo delle giovanissime, tra reale e virtuale, quale “specchio” del nostro domani
Giovani, donne e tecnologia: tre risorse fondamentali su cui puntare per lo sviluppo e la crescita del nostro Paese, a cui è dedicata una riflessione particolare in “Quanto Ti Vuoi Bene?”, il volume presentato oggi a Roma da futuro@lfemminile – il progetto di Responsabilità Sociale di Microsoft, Acer e Cluster Reply – insieme al Dipartimento per le Pari Opportunità, a conclusione di un’indagine volta a comprendere il ruolo della tecnologia nel processo di formazione e presa di coscienza di sé delle ragazze italiane, sin dagli anni della pre-adolescenza.
In una società sempre più connotata dalla rivoluzione digitale – che ha visto Internet rinnovare e arricchire il nostro modo di comunicare, informarci e condividere esperienze – i dispositivi tecnologici sono diventati una vera e propria estensione della persona, aprendo la strada a nuove opportunità di espressione e conoscenza del mondo. Protagonisti di questa trasformazione sono soprattutto i giovanissimi, bambini e adolescenti della “net generation” cresciuti vivendo la Rete come un’abitudine di cui non potrebbero più fare a meno. Come emerso anche dal Infanzia-Adolescenza, è proprio tra i più piccoli che nell’ultimo decennio si è diffuso maggiormente l’uso della tecnologia (dal cellulare al computer e Internet) con una leggera prevalenza tra le femmine.
Conoscere i giovani guardando al modo in cui sperimentano le potenzialità dei diversi strumenti digitali per aggiornarsi, socializzare, dar voce alle proprie opinioni e divertirsi, significa – quindi – guardare al nostro futuro. Una sfida che Microsoft, in qualità di leader tecnologico, ha saputo cogliere riconoscendo nei giovani gli attori primari dell’innovazione e dedicando da sempre grande attenzione alle loro esigenze, attraverso soluzioni e prodotti sicuri che soddisfano il loro desiderio di socialità e che sono ormai parte integrate del loro vivere quotidiano. In particolare, con futuro@lfemminile, Microsoft ha voluto mettersi all’ascolto dell’universo delle ragazze, che spesso si rivelano le prime a entrare in contatto con la tecnologia, seppur non sempre consapevoli degli innumerevoli vantaggi e dei potenziali rischi.
All’interno di questo scenario si colloca “Quanto Ti Vuoi Bene?”, il libro che raccoglie i risultati dell’indagine condotta presso le ragazze italiane dai 9 ai 16 anni, per sondare il livello di autostima tra le giovanissime e capire come gli strumenti digitali ne influenzino lo sviluppo, nella gestione dei legami sociali e affettivi. La pubblicazione completa il percorso artistico-culturale promosso da futuro@lfemminile in collaborazione con Dove e Fondazione Movimento Bambino, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una corretta percezione di sé e di un uso responsabile dei nuovi strumenti digitali, per la crescita equilibrata di quelle che saranno le “donne di domani”.
Nata da un’idea della fotografa australiana Jacqui James, l’iniziativa si è articolata in due fasi principali. La prima, ha visto le ragazze partecipare a un sondaggio online sul portale MSN.it dove sono stati raccolti circa 3200 questionari; nella seconda, l’analisi delle risposte elaborata dalla psicologa Maria Rita Parsi, Presidente Fondazione Movimento Bambino e direttore scientifico del progetto, ha permesso di tracciare diversi profili caratteriali per fasce d’età. Quelli ritenuti più significativi sono stati selezionati dalla fotografa, che ha incontrato le protagoniste nelle principali città d’Italia per farsi raccontare “quanto si vogliono bene” e catturare il loro essere attraverso l’obiettivo.
Edito da Mondadori, il volume “Quanto Ti Vuoi Bene?” affianca a una raccolta di oltre 90 scatti d’autore una lettura d’insieme dei dati emersi dall’indagine e delle testimonianze più rappresentative, raccontando le adolescenti italiane attraverso i loro occhi, svelandone sogni, abitudini, paure e aspirazioni in un intreccio variopinto di immagini e parole. Inoltre, la copertina “auto-specchiante” del libro è un invito aperto a tutti, in particolare a genitori e insegnanti, a non smettere mai di guardarsi dentro e tenere una finestra aperta sul mondo delle giovanissime, per accompagnarle con più consapevolezza in questi anni di transizione verso l’età adulta.
Il lancio del volume “Quanto Ti Vuoi Bene?” si accompagna all’omonima mostra fotografica che, dopo il successo dello scorso marzo a Milano, sarà a Roma fino al 29 novembre – con ingresso gratuito – presso la Galleria Alberto Sordi di Piazza Colonna.
Il progetto “Quanto Ti Vuoi Bene?” si avvale dei patrocini del Dipartimento per le Pari Opportunità e del Ministero della Gioventù, nonché del Consiglio Regionale del Lazio e del Comune di Roma, che hanno colto il valore sociale dell’iniziativa testimoniando l’impegno delle istituzioni a comprendere il mondo dei giovani, per attuare in maniera concreta politiche in loro favore.
«Giovani, donne e tecnologia sono il motore per guidare il cambiamento nel nostro Paese, la cui diversità di pensiero e modo di agire va valorizzata se vogliamo dare speranza a un futuro migliore. Attraverso futuro@lfemminile, Microsoft ha voluto riunire e valorizzare queste tre risorse nel progetto “Quanto Ti Vuoi Bene?”, rivolgendo uno sguardo particolare alle giovanissime e ai loro stili di vita sempre più tecnologci, per favorire la diffusione di una cultura digitale che sia orientata alla positività. I giovani sono i primi portatori di innovazione e capire le dinamiche che regolano il loro mondo è la chiave per innovare l’intera società» ha commentato Roberta Cocco, Direttore Corporate Social Responsibility e National Development di Microsoft Italia e Responsabile di futuro@lfemminile.
«”Quanto ti vuoi bene?” non è solo un’iniziativa, ma soprattutto un progetto di responsabilità sociale che riguarda tutti e che il Consiglio regionale del Lazio ha voluto patrocinare. In una società sempre più contrassegnata dalla rivoluzione digitale, il rapporto tra giovani e tecnologia rappresenta una questione delicata e controversa, perché le potenzialità del mondo virtuale sono proporzionalmente connesse ai rischi che questo mondo parallelo porta con sé in termini di percezione della propria identità e nella formazione della personalità. Anche l’Europa ha investito moltissimo su questa frontiera, fornendo indicazioni precise e programmatiche, ma ogni contributo su questo versante non è solo doveroso ma un’importante assunzione di responsabilità istituzionale, personale e genitoriale» ha aggiunto Isabella Rauti, Consigliere Componente dell’ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale Del Lazio.