Chiara Boni, fiorentina doc, sposata con un figlio. Stilista, scrittrice, autrice e conduttrice TV, una vita vissuta per il bello e l’estetica, ma alla fine la politica e le nuove tecnologie fanno capolino e bussano alla sua porta…
Che studi hai fatto?
Ho completato il mio percorso di studi presso l’Istituto Linguistico e poi, a 18 anni, sono partita per Londra. Dopo esser rimasta lì per un anno e mezzo ed aver rivoluzionato il mio armadio nonché la mia idea di Moda, sono tornata, ed ho aperto un negozio di antiquariato con un’amica. A 21 anni, appena sposata, ho superato l’ostacolo della proibizione materna, inaugurando a Firenze, con mio marito, la Boutique “You Tarzan Me Jane” . Un vero e proprio laboratorio artigianale dove realizzavo e vendevo abiti.
Come sei arrivata a diventare assessore alla Comunicazione e alle tecnologie in Toscana?
Sono arrivata a diventare Assessore per l’Immagine e la Comunicazione con particolare riferimento allo sviluppo delle Nuove Tecnologie Informative per la Regione Toscana, dal 2000 al 2005, proprio mentre stavo per vendere casa a Firenze. Un’amica, allora vice-Presidente, Marialina Marcucci, sfruttando l’opportunità di veder presenti, in giunta, personaggi della società civile, parlò di me al presidente Claudio Martini. Così io e l’ avvocato Carla Guidi, di Lucca, ci ritrovammo coinvolte in quest’avventura.
In Toscana sono più avanti con le buone prassi o con le tecnologie?
Ormai sono sei anni che si è concluso il mio assessorato, ma nel 2000 ci siamo incamminati con entusiasmo sulla strada dell’innovazione. E’stato proprio durante quell’assessorato, infatti, che: si è lanciato il Bando per il Portale della Toscana, da me seguito fino al progetto esecutivo, si è dato vita alla Commissione Internazionale sul cibo, si è realizzato il Meeting internazionale di San Rossore, momento d’incontro tra movimenti ed Istituzioni locali. E poi ancora la Film Commission, con le sue molteplicità attività, tra le quali il progetto editoriale “La Toscana vista attraverso il cinema”, una guida della Toscana stilata a partire dai film girati sul territorio. E non in ultimo la promozione del Festival della Creatività.
Per quanto non me ne intendessi di multimedialità, ne capivo e capisco di “qualità” e ho utilizzato la mia esperienza ed il mio metro di valutazione per sviluppare un’unificazione delle numerose radio e tv private toscane sulla base di un format d’informazione a base settimanale. Notiziari regionali mandati in onda contemporaneamente.
Si potrebbe dire allora che le buone prassi in Toscana si sono mosse al servizio delle tecnologie.
Pensi che adesso la comunicazione non possa fare a meno dei new media?
Sono fortemente convinta della necessità dei New-Media nella Comunicazione. Sono del parere che una comunicazione efficace si basi su un’interpretazione combinata del messaggio da parte di diversi mezzi ( internet, radio, tv ). Io, in prima persona, mi avvalgo dei Social attivamente come forma di approccio one to one.
Tu una stilista. Come riesci a combinare un’attività così creativa ma tradizionale con i new media?
“E’ tutto creativo, non esiste nulla senza la cretività!!”
Chiara Boni
Collabora in qualità di conduttrice ed autrice alla produzione de Il Dilemma, programma di Giovanni Minoli, al fianco dell’ex marito Vittorio Maschietto. Cura una rubrica all’interno della trasmissione Domenica In, nelle edizioni curate da Gianni Boncompagni. Nel 2006 partecipa alla terza edizione di Ballando con le stelle, condotta da Milly Carlucci al fianco di Samuel Peron.