di Rosanna D’Antona
La prima cosa che mi è venuta alla mente dopo aver letto l’ultima pagina del manoscritto, è stata la teoria dei contrari. Per Eraclito l’unità dei contrari è la legge segreta del mondo che risiede nel rapporto di interdipendenza di due concetti opposti (fame-sazietà, pace-guerra, amore-odio ecc…) che, in quanto tali, lottano fra di loro ma, nello stesso tempo, non possono fare a meno l’uno dell’altro, poiché vivono solo l’uno in virtù dell’altro. Ciascuno dei due infatti può essere definito solo per opposizione, e niente esisterebbe se allo stesso tempo non esistesse anche il suo opposto. In questa dualità fra i contrari si crea una sorta di lotta in superficie, polemos, che genera poi la vera armonia in profondità, il logos indiviso, ossia la legge universale della Natura.
E quale contrario e quindi quale diversità si può immaginare come più feconda di quella tra l’uomo e la donna, contrari e complementari per natura nella vita personale e nella vita professionale!
Questo libro non sostiene, per l’ennesima volta, quanto sia conveniente, giusto ed importante per l’impresa e per la società in generale, la partecipazione egualitaria della donna. Di questo e delle giuste motivazioni si sono spese parole, fiumi di parole in articoli, libri, trasmissioni radio e tv senza contare tutto ciò che la rete sta custodendo in tutti questi anni di dibattiti.
Questo libro si occupa, e finalmente, di uomini e del loro punto di vista. Sì perché in tutta questa trasformazione e cambio culturale noi donne abbiamo necessariamente guadagnato terreno, siamo entrate in campi a noi non tanto consueti come la direzione di un progetto o di un’impresa. Gli uomini devono adeguarsi a questo stato di cose, lasciarci un po’ di posto, farsi più in là e quindi forzatamente stanno perdendo un po’ di terreno. E insieme al terreno devono lasciare anche un po’ di privilegi acquisiti, un po’ di preconcetti e accettare invece elementi come la flessibilità, l’apertura, la condivisione, la curiosità per un altro punto di vista.
Prendiamo atto che ogni cambiamento porta con sé forti emozioni e quindi molto spesso resistenze. Bene questo libro sembra uscire dall’opposizione e dalla resistenza e accompagna invece il lettore-maschio verso un percorso di conoscenza dell’Altra in azienda, la descrive con gli occhi maschili anche nelle sue debolezze, la spoglia delle sovrastrutture, la rende umana ed accessibile. Cerca in altre parole di togliere la “paura” che a volte accompagna chi deve affrontare l’avversario. Con questo gioco l’avversaria diventa un’alleata, una persona con la quale si può progettare un percorso lavorativo insieme, apprendendo uno dall’altra e viceversa.
Ma non è tutto qui, il libro parla agli uomini con un linguaggio da uomini, proprio con l’intento di essere diretto, meglio compreso, per stabilire un dialogo fra compagni di avventura, fra amici.
Queste pagine che non vogliono solo essere un decalogo di istruzioni, sono un affresco distaccato ma appassionato, ironico e divertente di cultura aziendale e non solo; sono piene di spunti per la discussione, di suggerimenti, di riflessioni, di attenzione verso quelle cose che naturalmente accadono ogni giorno nelle aziende grandi, medie o piccole che siano, a matrice familiare o a respiro internazionale. In realtà qui il lettore non troverà delle tesi precostituite, bensì delle pennellate di squarci di vita quotidiana, dove ognuno di noi può ritrovarsi, condividere, riflettere o accorgersi – guardandosi da fuori – quanto sia giusto proseguire con un certo atteggiamento o cercare di correggerlo nell’ottica di una migliore convivenza aziendale.
Insomma in questo gioco di specchi che l’autore propone, il lettore è attivo, interagisce esprimendo in modo alterno la sua totale adesione o totale disaccordo per le situazioni descritte o nelle procedure proposte nel piccolo manuale del navigante che la parte finale del libro propone. Insomma ci si accorgerà da subito quante sfaccettature possono esserci nella convivenza in azienda tra due entità che necessariamente hanno un approccio diverso nella conduzione della propria attività lavorativa quotidiana. Diversità che se comprese e canalizzate in un percorso costruttivo non posso che portare arricchimento agli individui in primis e all’azienda o al lavoro più in generale. Il libro insomma lascia le porte aperte per una intesa costruttiva.
A mio avviso è un libro che, pur essendo scritto per gli uomini, è pensato per le donne, ed è quindi un testo istruttivo che anche le donne devono leggere. Sarà utile scoprire come ci vede l’altra metà del famoso cielo. Da questa descrizione anche noi abbiamo delle cose da imparare, ascoltando l’altro avremo molti elementi in più per collaborare. In tutto questo cambiamento anche noi abbiamo la nostra parte da fare.
L’autore ha voluto trasferire qui tutta la sua lunga esperienza come dirigente, imprenditore e formatore in Italia e all’estero, con quel tocco di empatia, leggerezza, concretezza ed etica che porta tutti i giorni in aula.
Rosanna D’Antona
Esperta di comunicazione e questioni femminili
Presidente di D’Antona & Partners – Gruppo Havas
Consigliere di Valore D