Di recente il cioccolato e’ stato molto rivalutato come alimento
di Sandra Berriolo
Di recente il cioccolato e’ stato molto rivalutato come alimento, le notizie sulle sue qualita’ benefiche si susseguono a ritmo incalzante e fanno piu’ scalpore di quelle sui cavoli (che hanno molte piu’ virtu’ benefiche gia’ studiate e accertate) perche’ piace a tutti e perche’ molti si sentono in colpa nel consumarlo. Mai sentito nessuno che, mollato dal fidanzato, si sia ingozzato di broccoli sconditi.
In verita’ nessuno ha mai detto che un po’ di cioccolato faccia male a qualunque cosa, dal diabete alla linea: e’ sempre questione di equilibrio del regime quotidiano. Facciamo un esempio assurdo: se so di aver bisogno di 1800 Kcal al giorno posso calcolare di assumerle tutte in cioccolato fondente (e’ meno grasso), consumandone 350 grammi (515 Kcal ogni 100 gr). Sgarro un po’ perche’ in tutto sono 1802,5 Kcal ma senza mangiare altro per tutto il giorno non ingrasso ne’ dimagrisco.
Quindi il cioccolato di per se’ non fa ingrassare.
Ma vediamo quali sono le doti del cioccolato.
Gli antiossidanti presenti nel cacao contribuiscono a evitare danni a vasi e arterie per l’ossidazione del colesterolo. E anche l’acido stearico, che rappresenta un terzo della quantita’ totale dei grassi del cioccolato, non sembra avere effetti negativi. Del resto, sappiamo che il tasso di colesterolo nel sangue non sempre dipende dalla dieta, ma la sua produzione e’ regolata da meccanismi anche psicologici oltre che di predisposizione personale.
I polifenoli di cui il cioccolato e’ ricco possono contribuire alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, potenziando il sistema immunitario e diminuendo il rischio di alcuni tumori. Peraltro antiossidanti e polifenoli sono presenti in tutti gli alimenti di origine vegetale, verdure e frutta fresca.
Lo stesso zucchero ingerito con il cioccolato ha un indice glicemico basso, cioe’ la glicemia dopo la sua assunzione non sale velocemente – come invece succede con bibite, frutta, miele, marmellata – ma si innalza con una certa regolarita’, permettendo all’insulina di reagire. In generale e’ bene sapere comunque che l’uso di prodotti integrali e di legumi migliora ancor piu’ la nostra risposta glicemica.
E poi sfatiamo una leggenda: il cioccolato non e’ causa diretta di acne (puo’ essere peggiorata da una cattiva alimentazione, non da un pezzetto di cioccolato) e non ci sono neppure prove concrete che causi emicrania.
L’emicrania da intolleranza alimentare esiste, ma anche questo e’ un disturbo che bisogna considerare nel suo complesso.
Il cioccolato al latte infine, contenendo tannini, proteine e acido ossalico, aiuterebbe a prevenire la carie: su questo ho qualche dubbio, anche se la carie e’ questione di comportamento ma soprattutto di predisposizione personale.
Niente male, vero?
Morale: ancora un po’ e il cibo degli dei verra’ prescritto con ricetta medica. Ridatemi il piacere di trasgredire mangiando cioccolato! Provate voi ad affogare i dispiaceri nell’insalata!
Sandra Berriolo
Nata ad Albenga nel 1958, laureata in Scienza dell’Alimentazione a Pavia. Ha lavorato presso la ristorazione scolastica del Comune di Genova; ha collaborato con lo Sportello del Consumatore di Genova. Collabora con associazioni di volontariato culturale, Aziende di consumo, Enti ed Istituzioni per l’organizzazione e la partecipazione a conferenze, incontri, eventi riguardanti il consumerismo, l’educazione alimentare, la cucina ligure. Ha organizzato corsi di cucina in sinergia con rinomati ristoranti della provincia di Savona. Ha iniziato a collaborare on line nel 1997 col sito Il Nido ed in seguito con Dol’s. Insegna merceologia ed alimentazione presso Enti di Formazione in Liguria. E’ chiamata a presentare autori di libri nell’ambito di manifestazioni di Enti pubblici e Associazioni culturali. Si interessa di storia locale ligure e di storia dell’alimentazione in generale. Ha pubblicato nel 2004 Il Libro del Basilico-tutti gli Ocimum del mondo (ed Delfino Moro) col quale ha vinto un premio al Grinzane Hanbury di Ventimiglia. In seguito Mangiavamo pane e olio (2005) e C’era un ragazzo che come me…(2007) che raccontano l’infanzia e l’essere giovani musicisti negli anni 60-70 in Liguria.