Radio delle donne, www.radiodelledonne.org è un’idea della rivista femminista Marea, trimestrale di studi e riflessioni di genere che esce dal 1994.La redazione de La radio delle donne è composta nel nucleo originario da Laura Guidetti, Monica Lanfranco , Barbara Romagnoli, e Francesca Sutti, ma si avvale della collaborazione di molte altre attiviste e amanti della radio.Perché una radio web/podcast di donne?
Nonostante la dittatura del media televisivo la radio resta com…unque il mezzo di comunicazione più utilizzato in Italia dai giovani al di sotto dei 30 anni, e da una fascia significativa di over 50; questo è un dato importante e positivo, in un paese dove ormai l’informazione prioritariamente passa dal grande schermo e nel quale il giornale quotidiano più diffuso è totalmente dedicato allo sport, quindi al calcio.
Non solo: è attraverso il mezzo radiofonico che più spesso gruppi di giovani si incontrano, progettano, e comunicano segnali interessanti di radicamento con il territorio circostante o di desiderio di valicamento delle frontiere: in questo senso sono significative tre esperienze recenti che coinvolgono il media radio:
il proliferare delle radio legate al circuito dei media-street, spesso in collegamento con esperienze di aggregazione sociale come centri sociali e gruppi attivi nei movimenti per una diversa globalizzazione;
la creazione di radio sperimentali collegate al web fatte da donne, nell’ambito di programmi europei per l’empowerment di genere nella comunicazione e nell’uso delle nuove tecnologie;
l’attivazione di relazioni con donne in realtà sociali svantaggiate di altri continenti (specialmente l’Africa) che attraverso l’uso della radio stanno realizzando programmi tesi a diffondere la conoscenza dei diritti civili tra la popolazione femminile.
Questi sono solo alcuni dei casi in cui la radio è al centro di processi virtuosi di cambiamento e trasformazione: il dato da non trascurare è che, molto più che per quanto riguarda il media televisivo, la radio ha un impatto leggero, consente l’ascolto senza deviare e predeterminare con l’immagine l’attenzione di chi ascolta, e, tra l’altro, consente di accompagnare nell’ascolto anche altre azioni in contemporanea.
Per questo la radio è anche prediletta dai giovani e dalle donne, che ne sentono la presenza come sfondo non invasivo e, a tratti, come strumento di coinvolgimento in momenti collettivi.
In Italia per la prima volta proviamo a mettere on line una risorsa totalmente gratuita che renda disponibile interviste, materiali storici e recenti per creare un flusso di parole e riflessioni di donne e sulle donne che restino nella memoria e creino comunità e futuroVisualizza altro
Nonostante la dittatura del media televisivo la radio resta com…unque il mezzo di comunicazione più utilizzato in Italia dai giovani al di sotto dei 30 anni, e da una fascia significativa di over 50; questo è un dato importante e positivo, in un paese dove ormai l’informazione prioritariamente passa dal grande schermo e nel quale il giornale quotidiano più diffuso è totalmente dedicato allo sport, quindi al calcio.
Non solo: è attraverso il mezzo radiofonico che più spesso gruppi di giovani si incontrano, progettano, e comunicano segnali interessanti di radicamento con il territorio circostante o di desiderio di valicamento delle frontiere: in questo senso sono significative tre esperienze recenti che coinvolgono il media radio:
il proliferare delle radio legate al circuito dei media-street, spesso in collegamento con esperienze di aggregazione sociale come centri sociali e gruppi attivi nei movimenti per una diversa globalizzazione;
la creazione di radio sperimentali collegate al web fatte da donne, nell’ambito di programmi europei per l’empowerment di genere nella comunicazione e nell’uso delle nuove tecnologie;
l’attivazione di relazioni con donne in realtà sociali svantaggiate di altri continenti (specialmente l’Africa) che attraverso l’uso della radio stanno realizzando programmi tesi a diffondere la conoscenza dei diritti civili tra la popolazione femminile.
Questi sono solo alcuni dei casi in cui la radio è al centro di processi virtuosi di cambiamento e trasformazione: il dato da non trascurare è che, molto più che per quanto riguarda il media televisivo, la radio ha un impatto leggero, consente l’ascolto senza deviare e predeterminare con l’immagine l’attenzione di chi ascolta, e, tra l’altro, consente di accompagnare nell’ascolto anche altre azioni in contemporanea.
Per questo la radio è anche prediletta dai giovani e dalle donne, che ne sentono la presenza come sfondo non invasivo e, a tratti, come strumento di coinvolgimento in momenti collettivi.
In Italia per la prima volta proviamo a mettere on line una risorsa totalmente gratuita che renda disponibile interviste, materiali storici e recenti per creare un flusso di parole e riflessioni di donne e sulle donne che restino nella memoria e creino comunità e futuroVisualizza altro
Radio delle donne » Il primo podcast femminista italiano