Quando la vita sembra non avere più un senso…troviamo le energie positive in noi stesse.
D.
Gentile Maria Cristina,
sarà la primavera, sarà la crisi che percepiamo nell’aria, sarà che il mio uomo mi ha lasciato senza nessuna reale motivazione, sarò che non son più giovane (ho 40 anni), saranno tante cose, ma in questo periodo della mia vita mi sento inutile, fuoriposto e delle volte mi chiedo perchè sono nata, perchè nascono persone come me che sembrano portarsi la sfiga addosso. Non le racconto tutte le vicissitudini che mi hanno porato alla mia età di mezzo a vivere da sola, senza figli, senza una famiglia nè un compagno. Ho un lavoro..per adesso. Ma non mi piace. Devo farmelo però piacere perchè non saprei come campare.
Insomma cara dottoressa, come posso trovare un motivo per cui vivere?
Margherita C.
R.
Cara Margherita,
dal messaggio traspare una ben disarmante lucidità nel valutare le fonti dello sconforto di questo suo periodo di vita.
Lei si considera “non più giovane”, ma ha appena 40 anni e sottolineo appena, si trova, quindi, in uno dei momenti più esaltanti della sua esistenza di donna, nella piena maturità però con tanta vita davanti da costruire, inventare e con molteplici curiosità che il destino beffardo fino ad ora, ma sempre sorprendente, le può riservare.
Perché questa crisi esistenziale?
E’ vero…il momento che stiamo vivendo è veramente difficile per tutti, sembriamo aver perso collettivamente la fiducia nel futuro, temiamo la crisi economica, non ci sentiamo sicuri in casa, non immaginiamo quale avvenire potranno avere i nostri figli, non conosciamo la reale situazione di degrado del pianeta e via così…i motivi di una depressione ci sono tutti ed oltre.
La nostra energia individuale arriva a momenti, ma non dura a lungo, i dubbi e le paure se la mangiano.
Se a ciò aggiungiamo una crisi personale degli affetti o l’abbandono di un amore sul quale avevamo investito emotivamente…gli ostacoli assorbono tutta la nostra attenzione e diventano delle barriere insormontabili.
Sappiamo bene che la vita non offre garanzie a nessuno e l’ansia ed il disagio possono diventare gli spiacevoli compagni della realtà quotidiana.
· Primo consiglio: non lasciarsi MAI abbattere dallo sconforto,troppo facile mollare.
· Secondo consiglio: ricompensiamoci anche se raggiungiamo piccoli obiettivi.
· Terzo consiglio: consideriamo gli ostacoli come momenti di crescita, senza mettersi alla prova si resta fermi e non si evolve.
Nel corso della storia persone “normali” hanno superato enormi difficoltà che rispetto alle nostre sfortune paiono monti invalicabili.( Guerre, epidemie, terremoti)
Perché aver ancora voglia di vivere?
Per non perdere anche una sola, breve, possibile occasione di felicità da godere pienamente… Forza Margherita…