Spesso le zone più periferiche rispetto alle grande città diventano centri di eccellenza: e’ il caso di Pavia. Culla di varie università e di tenaci imprenditrici. E’ il caso di Isa Maggi.
Nata nella bassa pavese, a Linarolo in provincia di pavia nel ’57, sposata e con con quattro figli. Dopo una laurea in economia all’università di Pavia a 22 anni ha insegnato ragioneria nelle scuole superiori. Passati gli esami di abilitazione alla professione di dottore commercialista fino al 2009 ha esercitato la professione, continuando a seguire vari studi di formazioni sia in italia che all’estero.
Pavia è una città ricca che vive come polo universitario o al traino di Milano?
Pavia è una città che ha perso la sua vocazione industriale e che ora vive di terziario, tra l’università e il policlinico. Numerosi sono i tentativi per toglierla dall’apatia e darle una vocazione turistica ma il processo è lungo e faticoso
Oltre ad essere commercvalista Sei una specialista di pari opportunità, ci racconti le tue esperienze?
Dal 1997 abbiamo avviato a pavia lo sportello donna e con l’aiuto di istituzioni attente alle pari opportunità abbiamo realizzato molti progetti con valenza europea per aiutare le donne a trovare lavoro, a costruirsi un progetto professionale, a creare impresa attraverso l’incubatore, riconosciuto nel 2005 il primo incubatore di genere europeo.La rete degli sportello donna si sta diffonendo un po’ dappertutto
L’imprenditoria è il tuo forte. Le donne imprenditrici possono dire di trovare nell’imprenditoria un modo per conciliare famiglia e lavoro? O è solo un modo per lavorare di più?
Le imprenditrici sono una categoria di donne con specificità proprie: sono tenaci, raggiungono i loro obiettivi a qualunque costo e niente e nessuno, le spese non le preoccupano. Non le spaventano le banche che alle donne concedono poco credito, non le spaventa il fisco. Fanno figli e se li portano con sè ,per allattarli e per curarli o le affidano alle strutture per l’infanzia create da altre donne
Da quando sei presidente della BIC Italia e che cosa fa?
Da novembre 2011 sono Presidente di BIC Italia net, un’associazione nazionale che raccoglie una quindicina di Business innovation center, centri propulsori dell’innovazione e con competenze specifiche per gli start up di nuove imprese, giovanili e femminili
Ci parli dell’iniziativa ‘’L’Europa è per le donne’’ che si terra’ l’8 marzo?
L’Europa è per le donne è un’iniziativa della sede italiana del parlamento europeo all’interno della quale la rete degli sportello donna e i bic portano la loro esperienza per definire una strategia su come supportare le donne che, non trovando lavoro e che hanno le caratteristiche per diventare imprenditrici, decidono di avviare un’attività in proprio. Cosa sta facendo l’europa per queste donne? Cosa potrà fare il governo Monti per questa fascia di popolazione? Queste sono le domande. Le donne presenti cercheranno di proporre progetti e idee su come andare avanti. Le attività a favore dell’imprenditoria femminile devono essere sdoganate dall’etichetta di genere ma viste e interpretate nell’interesse dell’intero sistema economico, come priorità per la crescita e lo sviluppo, intese nel senso della “sostenibilità”.