”Film fashion” non è un nuovo genere cinematografico, nemmeno un nuovo profumo, ma il modo che Rossana Prisciantelli ha escogitato per far conoscere la propria produzione artigianale di abiti.
Che cos’è un fashion film esattamente?
Un nuovo mezzo pubblicitario nel nostro settore. Possiamo dire che è l’evoluzione del servizio fotografico…si è avuta quasi l’esigenza di vedere gli abiti in movimento ed indossati, sempre dalle modelle, in un contesto “reale”. Uso le virgolette perché se vedete dei fashion film vi rendete facilmente conto che di reale c’è ben poco. Sono in genere muti ed accompagnati da musica che accentui i movimenti.
Non li ho inventati io. Tutti i più grandi stilisti o comunque quelli più di tendenza hanno lanciato le nuove collezioni così. Basta andare su un qualsiasi motore di ricerca o su Youtube e scrivere Fashion Film. Vi si aprirà un mondo.
Perchè li hai creati?
Questo è il primo Fashion Film firmato Rossana Prisciantelli Couture, abiti e sceneggiatura compresa. Perché? Bella domanda… perché no, direi. E’ una novità nel nostro settore e volevo cimentarmi anche io. Perché, ormai chi mi conosce sa, amo l’arte in tutte le sue forme e questa è stata una nuova occasione di fusione tra di arti, tra di mondi, la moda ed il cinema. Gli abiti c’erano, immaginare e scrivere non mi viene difficile, allora…eccomi qua. Mancava solo un esperto delle tecniche cinematografiche ed una protagonista, e li ho trovati. Dopo aver messo nero su bianco l’idea ed i dettagli ho conosciuto un giovane regista, che ha piacevolmente sposato il mio progetto ed insieme abbiamo lanciato un casting per la protagonista. Superando attrici professioniste e modelle, ho scelto lei, Lelia Lagravinese, il suo volto e la sua espressività erano esattamente quello che cercavo.
Che obiettivi ti poni?
Bhè ovviamente pubblicizzare il mio marchio e le particolarità con cui cerco di distinguermi. Il Fashion Film avrà delle sorprese che non svelo adesso…dovrete aspettare le puntate!
Voglio sperimentare nuovi strumenti di comunicazione e, come sempre, lanciare un messaggio, o meglio, lasciare quanto meno una riflessione. Si perché (ve ne rendere conto guardando le diverse puntate) VIOLA è un fashion film decisamente insolito. Innanzitutto c’è una sceneggiatura, ho dato voce ai personaggi e si racconta, in un certo senso, la vita di Viola, la vita di una ragazza normale, di una “modella normale”, concetto che porto avanti da tempo. Voglio che tutte le donne che guardano questo fashion film possano finalmente ritrovarsi. Voglio “spogliare” la moda dal suo essere “cosa frivola”, sua etichetta indelebile e donare all’abito una funzione pragmatica, una funzione che non è solo quella estetica. Ma questo lo scoprirete in seguito.
L’idea è tua?
L’idea del progetto parte da me, la direzione artistica, il soggetto, la sceneggiatura, gli abiti ovviamente, ma non ho le competenze tecniche. Le riprese, regia, fotografia, attrezzature, montaggio video, audio è tutta opera di Aldo Ricci, giovane regista originario dell’Abruzzo, residente a Noci, produttore di cortometraggi, video clip musicali, documentari, cine-wedding … tutto sotto il nome di Arproductions, con cui ho il piacere di collaborare.