Valorizzare la presenza femminile nella Ricerca e nell’Innovazione
28/03/2012 a Bari.
Il Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013 e l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE) realizzano nelle 4 Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) l’iniziativa:
“VALORIZZARE LA PRESENZA FEMMINILE NELLA RICERCA E NELL’INNOVAZIONE”
L’obiettivo è quello di promuovere lo scambio di Buone Pratiche, a livello locale, presentando le esperienze dirette di ricercatrici e imprenditrici che si sono distinte sviluppando progetti di Ricerca e d’Impresa innovativi.
Si terrà a Bari il 28 Marzo la tavola rotonda che prevede la partecipazione, fra gli altri, dell’Assessore al Diritto allo Studio e alla Formazione della Regione Puglia, la dott.ssa Alba Sasso, e della Consigliera di Parità regionale la dott.ssa Serenella Molendini.
Questo secondo appuntamento avrà luogo presso la Sala Conferenze padiglione della Regione Puglia – Fiera del Levante sita in Lungomare Starita 1, alle ore 10:00 .
Per informazioni rivolgersi ai numeri: 069772 7580 – 6122 e ai seguenti indirizzi:
Bari – Sala Conferenze padiglione della Regione Puglia – Fiera del Levante (Lungomare Starita 1)
2 commenti
Le ragioni che spiegano la misoginia italiana meriterebbero un altro saggio: vengono da lontano, sono complesse e di difficile lettura. Ci siamo ritrovati a vivere in un paese arretrato che il ventennio berlusconiano non ha aiutato a evolvere. I dati sono drammatici: solo il 46 per cento di donne occupate, il 20 la percentuale di donne in Parlamento, una scarsissima rappresentanza in politica, nelle istituzioni , in generale nei luoghi dove si decide, a cui va aggiunta la mancanza di welfare, l’assenza di meritocrazia, e una penosa rappresentazione reale e simbolica delle donne da parte dei mass media e della pubblicità. Partiamo con enormi svantaggi rispetto al resto d’Europa. Ma, come dico sempre, abbiamo il dovere della speranza: basta pensare a quanto il quadro politico sia cambiato in pochi mesi. Naturalmente non ci sono ricette, ma certo bisogna partire con il riequilibrare la nostra presenza nel paese, premiare i talenti femminili, mettere in circolazioni modelli di donne reali, autorevoli e positivi.
Io sono talvolta perplessa quando incontro donne che negano quanto da te sopradetto. E’ come se avessero il paraocchi.