Consulenza di direzione e musica lirica: come coltivare due attività così diverse
Laura Ansaldi trentaquattrenne di Novi Ligure, sposata, ma ha due amori: il suo lavoro finanziario e la musica. Ha compiuto gli studi all’Università Bocconi di Milano, con laurea in statistica, e si è diplomata al Conservatorio Paganini di Genova, dove ha studiato canto e pianoforte, inoltre mi è perfezionata alla Scuola di musica di Fiesole e all’Accademia Chigiana di Siena.
Di cosa ti occupi ora?
Oggi possiamo dire che ho due lavori, che porto Avanti con la medesima passione: sono consulente di direzione (mi occupo di change management e finanza straordinaria) e sono anche cantante lirica e concertista.
Due attività in apparenza contrastanti?
In realtà non ho scelto un’altra attività rispetto alla musica: piuttosto non ho mai voluto fare una scelta fra due attività che mi hanno sempre appassionato. L’Economia può risultare forse meno affascinante della musica, ma solo ad una prima analisi: io trovo che fra arte ed economia ci siano molte più legami di quelli che si possono immaginare, e poi l’Economia rappresenta per me un modo di migliorare il mondo, di generare benessere per tutti, e questo è ciò che mi ha sempre spinto a continuare la mia attività di consulente.
E’ possibile coniugare dovere e passione?
Io credo che dove c’è la passione non si senta il dovere.. se c’è passione vera per qualcosa tutto il resto diventa uno strumento per raggiungere il proprio obiettivo, e nulla è pesante, nemmeno le cose più faticose. Più che di dovere preferisco quindi parlare di responsabilità, di organizzazione e di lungimiranza, che sono fondamentali per portare a termine ciò che ci si prefigge
Hai mai pensato di lasciare la tua attività di consulemte per dedcarti unicamente alla musica?
No, non potrei mai lasciare l’attività economica, per le ragioni di cui parlavo prima… probabilmente se un giorno riuscirò a fare del concertistmo ad alto livello, come spero accadrà, dovrò ridisegnare e reinventare la distribuzione delle mie attività, ma non abbandonerò mai del tutto il mio legame con l’economia
Ci sono finanziamenti governativi che promuovono la musica tra i giovani?
In Italia ce n’è, ma pochi, molti meno di quanti servirebbero. Sono ormai molti anni che, di volta in volta, e indipendemente dalla parte politica al governo, vengono tagliate le sovvenzioni per le attività culturali, e musicali in primis
A scuola, in Italia, si insegna musica solo alle medie inferiori, non è un po’ poco?
Mi sembra pochissimo! E qui ci sarebbero molte parole da spendere… proprio in questo periodo sto scrivendo un libro in cui parlo della mia esperienza come insegnante di musica, e di come la musica riesca a migliorare gli individui a 360 gradi… in America, per fare un esempio, è appena stata pubblicata una ricerca secondo cui I bambini che studiano (anche per semplice hobby) uno strumento musicale hanno un rendimento medio del 40% superiore rispetto a chi non fa musica. In Francia, da 5 anni a questa parte, è stato condotto un progetto di “musicofarmacia”, evoluzione della musicoterapia, che dimostra l’altissima capacità della musica di guarire malattie fisiche e mentali. Se poi pensiamo che nella Grecia antica la musica veniva insegnata ai ragazzi con dignità pari alla matematica, e che in particolare veniva insegnata ai futuri guerrieri in quanto rafforzava lo spirito e il corpo, capiamo che oggi stiamo facendo dei passi indietro rispetto alla storia.
Cosa fa la tua associazione ”The school of arts” e perchè l’hai fondata?
La mia associazione organizza corsi di musica a tutti I livelli (dalla propedeutica per bambini al perfezionamento musicale), concorsi e competizioni internazionali, concerti ed eventi culturali. Ho deciso di fondarla perchè, quando studiavo musica, mi rendevo conto che in Italia, a parte i Conservatori (che hanno uno stampo molto vetusto), ci sono pochissime scuole musicali per I giovani (mi vengono in mente l’Accademia CHigiana di Siena e la Scuola di Musica di Fiesole, dove peraltro mi sono perfezionata anch’io, e poche altre), e quelle poche sono molto selettive e costose. Io ho voluto una scuola di alto livello (tutti I nostri insegnanti e collaboratori sono eccellenti professionisti) ma a cui potessero accedere tutti… in primo luogo dal punto di vista economico, infatti siamo un’organizzazione no profit, con prezzi bassissimi e borse di studio per le famiglie più disagiate; ma anche dal punto di vista del presunto talento. Ho sempre sostenuto infatti che il talento musicale sia una cosa molto complessa, e che non basti un’audizione in cui si fanno eseguire due brani per capirlo: io preferisco invece fare un colloquio ai ragazzi, e vedere se c’è la passione… se c’è, 99 su 100 verrà fuori anche il talento, sta alla bravura degli insegnanti farlo emergere.
Una cosa a cui tengo molto, relativamente alla mia associazione, è che si tratta di un’organizzazione molto orientata ai diritti delle donne: le nostre insegnanti e musiciste possono concordare un orario ideale per gestire le loro famiglie, e possono sempre portare I loro figli sia in classe sia nelle altre attività.
Hai visto i film ”Il Concerto” e ”Il Solitario?”
”Il Solitario” non l’ho visto… ho visto invece ”Il Concerto”, e l’ho trovato bellissimo… a parte la bravura con cui viene gestita la tematica di denuncia sociale, fa emergere come la musica sia un bisogno pulsante, una spinta verso la vita, una fonte infinita di amore e di aggregazione.