di Caterina Della Torre
Gestire una famiglia senza rinunciare a se stessi e alla cura dei figli. Ci ha pensato Elisa Bozzo con Genitori Dop.
Genovese del ’71. Separata con due figlie di 8 e 10 anni. Laureata in Scienze Politiche a Genova. Dal 1996 al 2008 ha lavorato in IBM, dal 2008 ha dato le dimissioni nel gennaio 2008 e a maggio ha iniziato a fare l’educatrice (bambini 0-6 anni) fino a luglio 2011. Poi sono nati l’associazione ed il portale Genitori Dop, di cui Elisa è responsabile relazioni esterne.
A chi è rivolto il portale?
Il portale e’ un servizio libero e gratuito rivolto a tutti i genitori, per ora in particolare a quelli con figli da 0 a 6 anni. Se ci si iscrive e si inserisce la data del proprio figlio verranno inviate, a scadenze regolari, un po’ di informazioni sulla fase di vita in cui sta per entrare: fase di sviluppo, comportamenti tipici, come gestire emozioni e comportamento del bambino, ma anche nostre, come tirar fuori le sue risorse, con l’obiettivo di far conoscere in anticipo le situazioni per normalizzarle e per tranquillizzare il genitore.
Il progetto andiamo dai genitori in azienda ad oggi, per motivi di gestione pratica, è rivolto alle multinazionali o alle grandi aziende, ma chiunque ci contatta può darci i riferimenti della propria azienda per poter fruire del servizio (i servizi base sono gratuiti, ..ma le donazioni sono gradite!)
E tu cosa fai precisamente?
Per il momento ho deciso di dedicarmi solo all’Associazione (una sorta di anno sabbatico) perchè nel frattempo era nato il progetto andiamo dai genitori in azienda in cui credo tantissimo: il progetto nasce dalla mancanza di tempo dei genitori sia per dedicare tempo alla famiglia sia per gestire i figli sia per fare altre cose oltre al lavoro senza “rubare” ulteriore tempo alla famiglia.
Vista questa realtà il progetto è molto semplice: portare i servizi per la famiglia in azienda ottimizzando quindi i tempi e facendo sentire meglio il genitore che non vede così il mondo professionale in contrasto con la famiglia.
Lo trovo sicuramente efficace, utile, veloce, innovativo, comodo; facilita la conciliazione famiglia lavoro ed è un ottimo tool per incrementare il benessere aziendale
Come sei arrivata a ideare Genitori dop?
E’ stato il mio percorso di vita che mi ha portato ad idearlo.. cercherò di sintetizzarti al meglio anni di cambiamenti interiori e pratici!
Dal punto di vista professionale sono nata e cresciuta in IBM in cui sono stata per 11 anni sales di relazione: mi occupavo di creare partnership di lungo periodo con i clienti, quindi pianificazione e coordinamento della struttura dei venditori in azienda.
Ero appassionata del mio lavoro (un po’ meno dell’informatica) interessata alla mia crescita professionale ed alla carriera, anche se da sempre ho avuto una natura più esistenzialista che logica.
Ma poi arrivano i figli…
Quando è nata la mia prima figlia è stato uno dei momenti più belli della mia vita, ma nel quotidiano sono andata in crisi, sia perchè ero abituata ad essere indipendente, sia perchè la nascita di Giulia ha subito risvegliato in me i ricordi di quando io ero bimba e del rapporto con mia madre di cui mi è rimasta sempre la sensazione di darle fastidio, di essere sbagliata, incapace etc .. cosa che mi sono portata dentro in modo pesante fino a qualche anno fa .. e ne ho sperimentato sulla mia pelle le conseguenze nella mia vita
Così ho dovuto e soprattutto voluto iniziare a fare i conti con il mio passato perchè solo così si può dare ai figli quel nutrimento e quelle fondamenta (autostima, autoefficacia, sicurezza..) indispensabili per un futuro adulto
Volevo poterle guardare negli occhi e sentire nel cuore l’amore per loro e poterglielo dare, accogliendole semplicemente per quello che erano nel bene e nel male..e accompagnarle a conoscere e tirare fuori le loro ricchezze gettando dei piccoli semi ..
Ho iniziato a leggere molti libri di psicologia, di pedagogia, di educazione e avevo conferma che l’amore, la sincerità, la propria profondità, è quello che realmente conta per lo sviluppo dei bambini, sopra cui poi si aggiungono regole e gestione dei comportamenti
Quindi si parte dalla profondità per arrivare agli strumenti: il modo di comunicare e di far loro sperimentare il mondo
<continua>