A MILANO PER LA PRIMA VOLTA ORTI INSORTI A CON INGRESSO A BARATTO. PRENOTAZIONI AL N. 02 66200646- olinda@olinda.org
GIOVEDI’ 3 MAGGIO 2012 ORE 20.30 OLINDA EX PAOLO PINI
Via Ippocrate 45 Linea M3 Fermata Affori FN – uscita via Ciccotti –
In giardino con Pasolini, Calvino e il mi’ nonno contadino
in collaborazione con Il Giardino degli Aromi
e il Comune di Milano in occasione di EXPO DAYS – IL MONDO A TAVOLA
di Elena Guerrini
musiche Davide Orlando
“Orti Insorti è uno spettacolo sulle memorie della nostra civiltà contadina nato da una ricerca sui ricordi del mi’ nonno che era mezzadro.
Foto vecchie, storie, sogni, visioni, ricordi, finzioni, fantasie, memorie, barzellette, canzoni degli anni ’70, bestemmie, racconti e personaggi di paese, alcune cose sono successe davvero, altre succederanno…
Una riflessione sul significato di progresso e sviluppo”.
Elena Guerrini
Nell’orto e nel giardino tutto nasce, vive, muore e rinasce… Tra ricordi del nonno contadino che insegnava a contare da zero a cento ai mezzadri, storie paesane, ricette di antiche merende, bicchieri di vino rosso, barzellette, canzoni degli anni settanta, bestemmie e riflessioni sulla coltivazione di un orto come esperimento di costanza e pazienza. L’attrice canta, ride, incanta e diverte col suo colorito umorismo toscano, ma, soprattutto fa riflettere, parlandoci della natura che fu, di locale e globale, della scomparsa delle api, dei semi fatti in casa e scambiati tra ortolani e di quelli ibridi, brevettati e venduti dalle multinazionali dell’agribusiness, del seme terminator della Monsanto e delle coltivazioni geneticamente modificate. Dei nani da giardino e delle strade bianche, delle autostrade che sono dove c’erano i poderi e dei suv che invadono le campagne, delle lotte contadine e della profonda trasformazione dell’agricoltura. Ci presenterà i maestri che ha incontrato in questo viaggio: parlerà di Fukuoka, il saggio giapponese teorico della coltura della non azione, dei giardinieri rivoluzionari, di Pompilio che all’età di ottantatre anni piantava gli ulivi in Maremma, di Pasolini e della fine della civiltà contadina, di Vandana Shiva e del movimento Navdanya in India, e di Libereso Guglielmi, il giardiniere di Calvino. Quando e come è meglio seminare il basilico? Aveva ragione il nonno, o il manuale L’orto perfetto in 7 giorni, o la Ines, la vicina, che dice che la luna deve essere sempre calante e i semi coperti, o le formiche che dei semi di basilico hanno fatto il loro cibo? Un piacevole momento per riannodare il legame spezzato con la natura, riflettere su come rispettare l’ambiente, inquinare un po’ meno e coltivare ciò che mangiamo. A fine spettacolo Elena distribuirà semi di basilico, veri, da ‘sdrucchià’, come quelli del nonno e inviterà il pubblico ad assaggiare il pane, vino e zucchero e il minestrone.
L’ingresso è a baratto: un biglietto in cambio di un prodotto della terra (olio, vino, verdure, etc.)
Necessaria la prenotazione: t. 0266200646