di Caterina Della Torre
Settimana santa. Ritornano le tradizioni cristiane, ma le nostre città sono sempre meno accoglienti verso i fedeli, specie quelle del nord che spesso le ignorano. E’ come se insieme alla passione politica, gli italiani avessero perso anche la passione religiosa. Però in TV non si dimenticano di trasmettere film biblici correlati alla religione cristiana.
Guardicchio la Tv serale e vedo che sul ”la 7” mandano in onda ‘’La passione di Cristo’’ di Mel Gibson, già visto a suo tempo. Mio marito preme per rivederlo ma io rifiuto la proposta con un: ‘No, l’ho già visto’’. In realtà ricordo che quando l’avevo visionato a cinema, mi ero sentita male. Un malessere inconsueto perchè di film sulla Passione e simili ne avevo incontrati già parecchi. Mi aveva toccato molto, non tanto la scena della passione di Gesù in croce, quanto la figura di Maria, la madre di Gesù, tanto da compartecipare emotivamente.
Mi ero domandata quanto avesse sofferto nel vedere su figlio tormentato e crocifisso, quando avesse potuto patire anche lei ai piedi della croce, ricordando quando lo aveva tenuto in braccio alla nascita e lo aveva allattato e nutrito, proteggendolo fino all’età adulta, come naturalmente fa ogni madre per il suo bambino. Come tutte le madri del mondo che in tempi di guerra vedono la creatura del proprio grembo soffrire e morire.
E probabilmente era il mio sentire di madre che si ribellava e che si chiedeva perché nella passione di Cristo, il dolore della madre Maria di Nazaret, fosse stato sempre così poco evidenziato.
Neanche mi avessero letto nella mente….Raiuno ha mandato in onda ”Maria di Nazaret”, del regista Giacomo Campiotti. Con Alissa Jung nei panni di Maria di Nazaret, Paz Vega in quelli di Maria Maddalena e Andreas Pietschmann, nel ruolo di Gesù. Il regista non è riuscito purtroppo ad uscire dal cliché dell’”Annunciazione”, ripetendo pedissequamente i momenti storici, senza balzi interpretativi. Ma la figura di Maria che gioisce (alla nascita), si preoccupa (quando lo vede scomparire e ricomparire a 12 anni), si tormenta e strazia alla passione e morte è ritratta e approfondita nella sua interezza.
Se devo essere sincera, ho patito con lei. Il film è riuscito nel suo intento, dato che alla fine della proiezione leggo: ’’A tutte le mamme’’.
1 commento
Sul recente”Maria di Nazaret” penso sia bene aggiungere che tal volta, tra le righe, possono arrivare anche dei messaggi che sono un invito a riflettere e ad approfondire sia pure uscendo quindi dalle interpretazioni canoniche. Purtroppo, ho perso l’inizio della Prima Parte ed in particolare l’Annunciazione. Ricordo però benissimo che durante i passaggi pubblicitari, a questo proposito, un voce maschile parlava di… concepimento attraverso LA PAROLA… Da un veloce controllo noto che nel Vangelo di Luca (L’annunzio a Maria) 1,30 L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.”… Nel Vangelo di Matteo (Nascita di Gesù) 1,18 “Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.”… Nei Vangeli di Marco e Giovanni non si parla della nascita di Gesù e del suo concepimento.
Nei Vangeli apocrifi: L’annunciazione fu data a Maria nel tempio stesso di Gerusalemme. Dio disse a Maria:
« Gioisci, o piena di grazia e vaso di elezione… Ancora tre anni e ti manderò la MIA PAROLA; tu concepirai un figlio per mezzo del quale sarà salvata tutta la creazione. Tu sarai il calice del mondo. Pace a te, mia diletta… » Invito chi ha una memoria migliore della mia, o ha registrato la puntata, ad un approfondimento che ritengo interessante! Che significato attribuire alla… PAROLA…DI DIO… Infine, bellissimo il confronto – quasi caravaggesco -tra le due Maria (la Madre e la Peccatrice) entrambe amate da Gesù e a lui vicine, sia pure in maniera dolorosamente diversa, durante tutta la sua Passione e Risurrezione.