di Caterina Della Torre
Abbiamo già parlato di Ivana Calabrese, ma abbiamo voluto approfondire la conoscenza di una donna al sud Italia che abita in una regione meravigliosa per la sua natura e la sua gente, ma dove si combatte una guerra quotidiana contro la mafia. E la mancanza di servizi per disabili.
Che lavoro hai fatto in Sicilia finora?
Potrei dire tanti….da subito appena laureata, l’agronomo, specializzandomi in campo ambientale (biologico, rifiuti, ecc) dopo poco tempo ho messo su insieme ad altre ragazze un’azienda di comunicazione, specializzata nella comunicazione ambientale, nell’organizzazione di eventi, di corsi di formazione ed informazione, in campagne di sensibilizzazione, di fiere, ecc…per dieci anni sono stata prima presidente, poi amministratore unico….poi sono stata costretta a chiudere l’azienda…meno male che non avevo mai smesso di fare l’agronomo….così ho ripreso l’attività iniziale.
Da due anni poi mi occupo di sociale (sono presidente dell’associazione Aurora onlus) che è come un lavoro nel senso che ci dedico anima e corpo, però è puro volontariato per scelta e per statuto. E così deve essere. Devi sapere che io sono bravissima in tutte le cose in cui non ci guadagno, sembra quasi che mi piaccia di più. Sono brava insomma in tutte le cose in cui ci metto il cuore…e a mio avviso cuore e soldi non vanno insieme. forse esagero però effettivamente questa è un pò la mia filosofia ed il mio stile di vita
Hai fatto fatica a trovare lavoro?
Direi di no, anche se questa è una terra difficile, io sempre creduto e lo penso ancora oggi, anche se oggi è un momento veramente delicato, che se ti dai da fare qualcosa da fare lo trovi..certo devi avere gli occhi dovunque, stare attento a qualsiasi avviso, bando, opportunità…ma soprattutto devi inventartelo il lavoro.
La mafia è ancora molto presente in Sicilia, tanto da soffocare l’economia dell’isola?
Anche se gestisco due beni confiscati non ho una tale esperienza e maturità da poter dire con certezza, ma chiaramente ancora è fortemente presente soprattutto in tutti i settori economici, lo vedi dagli atteggiamenti della gente ma anche dai giornali..dalle voci di corridoio…
Come va il programma per i terreni e le ricchezze sottratte alla mafia?
Direi che si sono fatti passi da gigante, ma ancora la burocrazia è un pò lenta, dalla confisca all’assegnazione di un bene passano dieci anni o anche di più. i beni vengono assegnati ai comuni che poi attraverso bandi pubblici li affidano alle associazioni, cooperative per progetti di pubblica utilità….negli ultimi mesi però sembrerebbe che ci sia intendimento da parte dell’agenzia regionale di vendere i beni x far cassa e utilizzare i soldi x altri progetti sociali…la paura dell’agenzia è quella che attraverso i bandi i beni ritornino ai vecchi propietari, invero secondo me il rischio potrebbe esserci in entrambi i casi
C’è un ente che se ne occupa?
Da poco abbiamo un’agenzia regione x i beni confiscati….
Sta creando posti di lavoro tra i giovani o c’è ancora paura?
Ci sono diverse cooperative ed associazioni oramai che creano posti di lavoro, chiaramente c’è chi ha ancora paura, anche perchè appena gestisci un bene confiscato ricevi cmq delle intimidazioni e quindi…. però molti ragazzi non solo non si arrendono ma anzi sono contenti di lottare, chiaramente non è così per tutti. Molti amici e parenti quando sentono che non solo gestisci beni confiscati ma per giunta ti hanno fatto “visita” ti dicono..”Stai attenta, forse è meglio che lasci stare…ecc”
Ho visto che sei impegnata politicamente, ce ne parli?
Con piacere. dopo mesi e mesi di tentennamenti, mi sono candidata, con una lista civica che fa della legalità il suo cavallo di battaglia “PALERMO AVVENIRE”. Ho sempre amato fare politica, mio marito dice che ce l’ho nel sangue e che ho sempre fatto questo. IUntendiamoci io parlo della politica vera, quella con la P maiuscola, quella che dovrebbe essere, quella che pensa al bene comune. Negli anni mi sono anche avvicinata ad altri partiti ma mi sono sempre allontanata, perchè delusa, proponevo cose, progetti, iniziative, anche a costo zero…ma niente. Nel frattempo ho continuato a creare nel mio piccolo ed aiutare le persone…da libero professionista e poi con l’associazione. da presidente di associazione e soprattutto da mamma di Fabio, un bellissimo bimbo autistico di 9 anni, mi sono accorta di quante cose mancano in questa città nel settore della disabilità (uno dei settori più importanti nel mio programma elettorale), diversi mesi fa mi sono incatenata insieme ad altre mamme a Piazza Politeama per sbloccare dei fondi per l’autismo…. ora mi piacerebbe dare il mio contributo, la mia energia e voglia di fare da consigliere, ritengo che questo sia il momento più opportuno. La vedo cmq molto dura, vedremo!