Navigareinsieme è sia un incontro a scuola tra generazioni che una palestra per la navigazione in rete.
Navigareinsieme è sia un incontro a scuola tra generazioni che una palestra per la navigazione in rete.
Non a caso il 2012 è stato proclamato l’anno dell’ ”Invecchiamento attivo” nella UE e non a caso Telecom Italia ha attivato il progetto Navigare Insieme, rivolto alle fasce over 60.
Del resto pare che gli over 60-74 abbiano dato uno scossone ad internet negli ultimi 4 anni : +80% in quattro anni gli utilizzatori.
Infatti questo mezzo consente loro di agevolarsi la vita: possono far la spesa su internet, leggere i giornali (aumentando se necessario la dimensione dei caratteri) telefonare ai figli via Skype (così vedono anche i loro visi). Motivazioni di vita quotidiana, e tanto basta per spiegare un colpo di fulmine inaspettato: quello tra gli “over 60″ e le nuove tecnologie, pc e internet in testa.
Tra le varie motivazioni c’è anche il fatto che si avvicina all’età anziana una quota sempre maggiore di ”soggetti a più elevato grado di istruzione”. E il più delle volte, imparano con i nipoti, ma non mancano gli studenti veri e propri: nel 2009 ha partecipato a corsi per l’uso del pc il 43,4% dei 60-64enni e il 32,7% dei 65-74enni e sono numerosi i corsi avviati da Regioni e Comuni e rivolti proprio ai più anziani.
Ed è qui che si inserisce il progetto di Telecom Navigare Insieme
Abbiamo intervistato Valentina Petrone che se ne occupa insieme a Massimiliano Tarantino, responsabile della Comunicazione Corporate in Telecom Italia.
Come è nato Navigare insieme? E chi se ne occupa?
Il progetto fa seguito a Navigare Sicuri, partito nel 2009 e rivolto ai bambini e agli adolescenti, che muoveva dalla volontà di sensibilizzare genitori, insegnanti, giovani e bambini ad un uso corretto e consapevole del virtuale e delle nuove tecnologie. Si tratta, in entrambi i casi, di iniziative volte alla riduzione del Digital Divide, già in qualche misura anticipate da progetti analoghi come Telemouse, attivo solo a Roma, e Internetsaloon.
Navigare Insieme è pensato per tutti gli immigrati digitali, con più di 60 anni d’età, che desiderino conoscere il mondo del web e i suoi segreti e familiarizzare con i nuovi strumenti di comunicazione.
Prevede un iter formativo che si sviluppa nelle scuole, dove vengono tenuti corsi di “navigazione” e dove si sperimenta una sorta di inversione di ruolo generazionale: i giovanissimi sono gli insegnanti e gli over60 i discenti. Si consolida poi nelle cosiddette “palestre informatiche”. E ovviamente non poteva mancare un sito dedicato: www.navigareinsieme.org, dove è disponibile il materiale formativo ma anche, ci teniamo a dirlo, la storia visibile del progetto: foto, video, lettere e commenti che ben raccontano luoghi e atmosfere, intenti ed entusiasmi. Siamo anche su Facebook, twitter, youtube: i nostri senior imparano subito a destreggiarsi tra i social network…
Avete avuto già qualche risultato? Quante persone hanno aderito e soprattutto di quale età?
E’ un progetto a carattere nazionale, ci stiamo muovendo su tutto il territorio per realizzarlo. In 7 città siamo addirittura in overbooking e ci arrivano continuamente nuove richieste, soprattutto dalla provincia. Quanto all’organizzazione delle palestre informatiche, ci stanno mettendo a disposizione locali attrezzati sia associazioni che scuole. Infatti dopo la fase dei ”corsi” è naturale che gli “over”, come amano farsi chiamare, vogliano cimentarsi nell’uso di ciò che hanno imparato. E così incontrarsi nelle palestre è diventato un’attività sociale. Molto ben vista anche dalle amministrazioni dei comuni in cui i corsi hanno luogo..
Chi è stato “catturato” dal progetto con le lezioni a scuola o incuriosito dai racconti dei protagonisti si reca poi nelle palestre, sia per imparare dai più esperti che per navigare. Quanto all’età, il progetto è destinato a chi ha superato i sessanta, ma…ecco, detto tra noi, i 59enni non sono stati messi alla porta…
Quali sono le città in cui avete avuto una maggiore risposta?
Tutte a dire il vero. Grande entusiasmo sia da parte “over” che dei giovanissimi “internet coach”. I corsi comunque hanno avuto luogo nelle scuole di 12 città: Bari, Cagliari, Napoli, Milano, Torino, Roma e Trento, dove abbiamo avuto gli overbooking e poi ancora Venezia, Parma, Pisa, Ancona e Palermo. E torneremo in autunno, per una nuova edizione.
Nelle stesse città stiamo facendo crescere il pool di palestre, dove i frequentatori sono assistiti dai volontari di Informatici Senza Frontiere e di altre associazioni partner, e presto anche dai dipendenti di Telecom Italia, reclutati in base alle normative previste per il Volontariato d’Impresa.
Con quale criterio avete scelto le città?
Quelle dove ci fosse già un background informatico sufficiente, per esempio quelle dove erano già presenti, con la loro organizzazione, Informatici senza frontiere, importante partner del progetto. E poi quelle in cui le Amministrazioni Comunali si sono mostrate più sensibili e interessate allo sviluppo del progetto, collaborando con noi per darne comunicazione diffusa.
Voi lavorate soprattutto con le amministrazioni?
Sì. Abbiamo raccolto molto materiale durante il nostro “navigare” in giro per l’Italia, molto interessante. Ne abbiamo viste di nonne appassionate e interessatissime a quello che vanno apprendendo! da lasciarci basiti…
Come avete catturato l’interesse dei vostri studenti ”senior”?
Cominciando con una storia raccontata da due nonni che l’hanno vissuta, Teresa e Umberto, inizialmente digiuni di informatica e diffidenti nei confronti di questi “nuovi linguaggi e modi di comunicare”, e dai loro due nipoti, Giulia e Andrea, che come tutti i giovani maneggiano fin da piccolissimi ogni tecnologia. Tra loro è avvenuto quello scambio naturale di esperienze e conoscenze che è dettato dall’affetto. Ora Teresa e Umberto navigano in rete e Giulia e Andrea li tengono informati sulle ultime novità.
In rete sul sito www.navigareinsieme.org, You Tube, Facebook e twitter si possono trovare le esperienze vissute nelle varie città.