E “LA VERA STORIA DEI MIEI CAPELLI BIANCHI”di ANNA PAOLA CONCIA……
Molto difficilmente Anna Paola dice di no. L’ho qui di nuovo in macchina e stiamo rientrando dall’aeroporto dove sono andata a prenderla per un evento organizzato in serata. Entra in macchina, trucco perfetto, pacchi di giornali, fogli, ipad, iphone e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Ci sono stavolta anche le rose che le ho portato perche’ oggi ha qualcosa in piu’ dell’essere in forma e soridente come sempre. E’ felice perche’ si e’ sposata da un mese ed ha ancora la gioia di quella giornata impressa negli occhi. Si parte ed elenco, a seguire, velocemente:”Come stai”,”Stasera chi c’e’, come si imposta la serata, dov’e'”, “Aspetta un momento che devo dettare un articolo a Vanity Fair e sono in ritardo”, “tu come stai?”, “E” stata una giornata bellissima,”Ciao dimmi ,no sono in macchina sto andando a Carrara ma domattina vengo a Milano e domani sera saro’ in Puglia”…”Possiamo passare prima dall’albergo ? “”Finisco l’articolo, faccio una doccia , mi cambio, andiamo tanto poi continuo a scrivere stanotte” ecc ecc…
Ecco , questa e’ Anna Paola e poi molto e molto di piu’. Una corrente di energia alternata e continua che corre sempre sul filo intenso della passione politica, umana, dell impegno sempre in prima persona , nel bene o nel male, a viso aperto. Nel darsi agli amici ed ai nemici con un dispendio totale. Questa Anna Paola ho ritrovato, incredibilmente autentica, nel libro scritto a quattro mani con Maria Teresa Mieli ma con un cuore ed una energia che sono solo sue .
Ero titubante. I libri dei poltici per me, a meno che non siano saggi su argomenti specifici, sono sempre un po’ tutti uguali..una fatica arrivarvi in fondo! Sempre un pizzico di autocompiacimento, un po’ didascalici e a volte non privi di leggera retorica spicciola. Niente di questo nel libro di Anna Paola . “La vera storia dei miei capelli bianchi ” si legge d’un fiato. E’ bello, intenso, appassionato, trasparente e commovente. E’ come e’ Anna Paola. Come lei. Una storia di vita di un periodo italiano, di una generazione passata dai grandi temi in discussione, il femminismo, il terrorismo, l’omofobia, l’amore familiare e filiale che mutano e si intravvedono vivere e toccare sia la piccola provincia italiana che le grandi citta’ che fanno da sfondo.
La storia di una Donna , dei suoi turbamenti, delle sue paure e delle sue vittorie. L’incipit della prima pagina e’ un colpo al cuore.”Se avessi potuto scegliere non sarei mai diventata omosessuale,perche’ le donne sono molto piu’ complicate degli uomini“..”Gli uomini sono piu’ prevedibili, sono spartiti gia’ scritti..””..Dalle donne puoi trarre note che non sai,con le donne un brano di musica da camera,inaspettatamente,si trasforma in un blues”…Quale descrizione migliore di noi donne, del nostro mondo, della nostra sensibilita’ ? Santo cielo Anna Paola, riesci a farci anche sentire meschine noi etero che amiamo a suonare questi prevedibili spartiti!
Confidare nella “sorellanza” un po’ retro’ ma confidare in quella ci rimane come unica soluzione, sentendoci quasi minorate:-) Insomma dalla prima all’ultima riga pagine di emozioni vere. Si soffre e si vince con lei e le pagine scorrono.Le pagine scorrono, scorrono fino all’ultimo quando il cuore si stringe. Arriva il racconto dei giorni del sentimento piu’ maturo e sereno con Ricarda, di un modo finalmente piu equilibrato piu’ sicuro, tenacemente conquistato.e il momento piu’ intenso e commosso col le parole di suo padre,scritte e inviatole nel giorno del matrimonio. Le parole di papa’ Concia, uomo antico e modernissimo, uomo del Sud. Un uomo di quel Sud migliore ,di quello a cui il retaggio di mille e mille anni di grande pensiero diffuso che ne impregna l’aria ovunque da’ la saggezza intelligente della semplicita’ del cuore che vede ormai solol’essenziale veramente importante. Il libro si chiude e rimani li’ con la tua commozione, totale. C’e’ una frase di Salinger che amo tantissimo:”I libri che amo,quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono quelli che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle per poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira“. Ecco ho pensato a questa frase finendo il libro di Anna Paola ed a quanto siamo fortunati noi tutti.Siamo decisamente piu’ fortunati di Salinger in questo caso. Anna Paola e’ qui , Qui sono le sue idee e le sue battaglie. Qui lotta , soffre e “vive” con noi…ed , in piu’ ,e’ sempre, sempre connessa!!:-)..
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