di Claudia Chiari
Un Collage di emozioni firmato Alice Pazzi
Il linguaggio universale dell’arte al servizio di finalità sociali, come la valorizzazione del dialogo interculturale ed il confronto fra etnie diverse fra loro. Ma non solo. Al Symposium, il Forum internazionale della Multiculturalità, dialogare vuol dire anche essere ecosostenibili e dimostrare rispetto per tutte le forme di vita, a partire dall’ecosistema del pianeta in cui viviamo.
Non a caso fra i protagonisti del Symposium spicca l’astro-pittrice Alice Pazziche dal 2002 ha deciso di rispolverare una sua antica passione, la pittura. O meglio, il collage. Fiorentina di nascita, milanese di adozione, ma vissuta fra Londra, Parigi e New York, ha saputo mescolare i tasselli del suo sapere per creare qualcosa di nuovo. Le conoscenze acquisite all’Accademia della Belle Arti di Firenze, la sua carriera nella comunicazione, nella grafica, negli eventi – insieme alle Edizioni Idea Book, ha organizzato negli anni ‘80 la prima mostra italiana di Robert Mapplethorpe e Diana Arbus – unite alla sua sensibilità ed alla sua affermata professionalità di astrologa, le permettono di interpretare questa tecnica anche come percorso rigenerativo per i suoi allievi.
La sua conoscenza di famosi pittori collagisti, tra i quali Mimmo Rotella ed Enrico Buj, la portano ad approfondire questa tecnica pittorica a cui si affianca il concetto del riciclo e dell’ecosostenibilità, molto caro ad Alice, tanto da iniziare una vera e propria pulizia interiore che la porta ad approfondire la psicologia passando per lunghi periodi di analisi junghiana e di terapia del comportamento. E’ con questa tecnica che inizia a dare vita ai segni zodiacali, il suo incipit artistico da brava astrologa, incontrando fin da subito il plauso del pubblico.
“E’ un genere il Collage, che mi ha sempre affascinato perché la ricerca dei materiali da usare, la loro qualità, il colore e la forma costituiscono per me un intrigante desiderio di vederli fondere insieme: ed ecco che magicamente si crea il messaggio che voglio dare, che porta con sé i miei sentimenti e le mie emozioni. Carte orientali e sete antiche si mescolano a paillettes e a conchiglie trovate sulla spiaggia. Ma anche vetri colorati che, come bolle d’aria, vengono a galla passando attraverso reti di pescatori…”
E se è vero che la fotografia “toglie l’anima”, come dicono gli indiani, poiché cristallizza la persona in una posa incapace di riprodurre le mille sfaccettature dell’anima, Alice decide di restituirgliela, in quella che lei chiama “fotografia vestita”, applicando ancora una volta la tecnica del collage, non senza prima aver fatto un studio astrologico del protagonista della sua prossima opera d’arte.
Non resta che addentrarsi nel mondo di Alice, fra stelle, pittura ed un’esplosione di sentimenti.
Claudia Chiari
Letteratura, arte, moda: le sue passioni. Comunicazione, scrittura, passione per dettagli: i suoi punti di forza. Specializzata in marketing, opera in campo comunicazione a tutto tondo: dalle pubbliche relazioni all’organizzazione di eventi al piano di marketing. Tutto con approccio rigorosamente consulenziale e tailor made (www.claudiachiari.com)
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