Nell’Italia del nord est nasce una realtà rivolta alle donne, con una ”mission”molto simile a quella di dol’s. Non a caso l’ideatrice è anche qui una laureata in Lingue. Anche se le strade sono diverse. Che la conoscenza delle altre culture aiuti a capire meglio il mondo?
Ne parliamo con l’ideatrice de il sito delle donne, Ida Poletto, padovana del ’60 1960, sposata, con due figli maschi.
Dopo la maturità classica ed una laurea in Lingue Moderne, segue corsi di specializzazione e aggiornamento in: impreditorialità albeghiera, marketing alberghiero, comunicazione sul web, public speaking.
Che lavori hai fatto?
Alla fine degli anni Ottanta, mio sono occupata di creare eventi per la promozione dei prodotti tipici del territorio della Piana di Sibari: olio, clementine, latte e formaggi; patrimonio naturale e culturale della sibaritide. Poi dal 1990 all’anno successivo mi sono dedicata all’insegnamento, sostegno e volontariato nelle scuole popolari di Catinella di Corigliano
Ma all’alberghiero come sei arrivata?
Nel 1992 ho seguito il progetto di ristrutturazione dell’Hotel Venezia Terme ad Abano Terme (Padova), coordinando aziende fornitrici, arredi e attrezzature. Dal 1994, per 10 anni, sono stata assistente all’amministratore delegato di S.I.R.A. spa per Hotel Abano Ritz Terme (azienda di famiglia: hotel 5 stelle Abano Terme, Padova) con delega al personale. Dal 1995 e per tutta la durata dei lavori ho coordinato la ristrutturazione dell’Hotel Abano Ritz Terme. E l’anno successivo ottenni l’estensione della delega al marketing e alla commercializzazione per Hotel Abano Titz Terme.
Dal 2000 ho seguito lo sviluppo dei siti web e si occupa di marketing on line per gli alberghi del gruppo THERMAE@ABANO. Dal 2005 sono stata Direttore dell’Hotel Abano Ritz Terme e responsabile commerciale e risorse umane dell’Hotel Venezia Terme. Inoltre, dal 2007 ho partecipato al tavolo strategico dell’Azienda Turismo Padova e Terme Euganee (APT)
Affermi nella tua nota biografica de ‘’il sito delle donne’’ ‘’Arriva un momento nella vita di ognuno, ma soprattutto in quella di una donna, in cui si cerca la quadratura del cerchio. Pensi di averla trovata?
Sulla quadratura del cerchio mi astengo…come dire è, è come il tetto di cristallo, c’è o ce lo sentiamo? Probabilmente questa nostra vita terrena pretende una instancabile costruttiva e stimolante ricerca di questo…no non ci sono riuscita ma da qualche anno ho cominciato ad avere il coraggio di domandarmi perché e con altrettanto coraggio sto, almeno a me stessa, dicendomi la verità : credi è una soddisfazione, un buon traguardo che mi permette un certo equilibrio. Il dilemma resta sempre lo stesso: lavoro – sentimenti. Autonomia -protezione- accadimento. Amore –affetti. Famiglia che ti fa – famiglia che ti fai. Idealità e sogni. Esigenze ed aspettative. Sensi di colpa versus sensi di responsabilità. Vita faustiana o vita apollinea non saprei sintetizzare di più. I rapporti li intendiamo sempre tra due…due “interlocutori” o ogni rapporto ne prevede altri e ne coinvolge altri?… una matassa, una ragnatela che a volte pensiamo di aver filato noi stesse, a volte di esserne prigioniere. Approccio scientifico? Questo sconosciuto!
Quale pensi che sia il ruolo di noi donne ‘’mature’’ nei confronti delle nuove generazioni di donne?
Una volta pensavo che la generazione che mi precedeva non avrebbe mai potuto capire oggi penso che noi non capiremo mai davvero le generazioni più giovani di noi! la distanza ormai è abissale sotto tutti gli aspetti, la frattura è sempre più ampia e profonda e dolorosa anche se apparentemente e formalmente sembra più piccola. Esempi e modelli di cui c’è fame assoluta riguardano figure femminili lontane di più generazioni …la vita oggi è così lunga che ci consente due vite e , naturalmente, è sempre più urgente un simbolico netto taglio del cordone ombelicale, il famigerato “omicidio” del padre da parte dei nostri figli, da parte dei giovani. Resta ancora un altro punto rivoluzionario: per la prima volta nella storia dell’umanità e grazie o a causa, della tecnologia e del web, sono le giovani generazioni ad insegnare alle più vecchie a trasferire loro esperienza e conoscenza ….virtuali….eppure questa società registra una crescita esponenziale di piter pan….
Perchè hai creato ‘’Il sito delle donne’’? Con quale scopo?
E’ nato tre anni fa con l’intento di diventare un contenitore, una specie di google in rosa, una piattaforma …sto cercando, raggiunta una certa visibilità, di creare un network per motivazioni che raggruppi siti tematici diversi
Quali iniziative hai in progetto a breve e a lungo termine? Ci parli del V Day? Perchè donne virtuose? Dov’è la virtù?
Virtuose è un “logo” è il recupero del significato oltre il significante , del contenuto oltre la forma: vir-tuose…sai, come semiologa, dovrei discettare sull’etimologia della parola che racchiude in sé il termine “uomo”….poi forza e talento che sono due attitudini che vorrei recuperare se non per noi per le generazioni di donne future…la storia ha rivoluzionato la percezione del senso della parola virtuose: noi la usiamo come soggetto non come aggettivo!
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