VIVIAMO MEGLIO
SE PENSIAMO POSITIVO
Una delle invenzioni dei primitivi australiani è stato il Boomerang, “il bastone che torna indietro” infatti se viene lanciato da mani esperte, il boomerang può arrivare molto lontano per tornare poi da chi l’ha gettato.
I nostri comportamenti spesso sono molto simili a questo bastone e soprattutto lo sono i pensieri negativi e i fantasmi che affollano quotidianamente e ossessivamente la nostra mente dal mattino quando apriamo gli occhi, ai momenti prima del sonno.
I pensieri negativi possono arrivare a condizionarci in maniera tanto ostile da rendere difficile l’uso dell’autostima, della forza e persino la riuscita delle azioni nella vita quotidiana, ritornando ossessivamente come il boomerang a disturbare le onde cerebrali, togliendo coraggio, fiducia e condizionando pesantemente presente e futuro.
Avere spesso pensieri cupi e negativi non aiuta né a costruire né a trovare soluzioni, impedisce di affrontare con nitidezza i problemi anzi paralizza fortemente, rende fermi, non reattivi, incavolati con tutti, poco lucidi e non pronti a reagire, chiusi a riccio senza possibilità di far entrare energia pronta e positiva.
Sul dizionario leggiamo che …il pessimismo è la convinzione dell’esistenza del mondo come il peggiore tra i mondi possibili e il pensiero che il bene sia superato dal male e che le cose e le persone vadano viste sempre aspettandosi una fregatura ”
Certo il momento che stiamo vivendo non aiuta a pensare positivo, tra terremoti, caldo tropicale, tempeste finanziarie, mega tassazioni, da ogni parte ci si gira, arrivano notizie gravi, poco incoraggianti e la parola “futuro” che ha sostenuto e fatto sognare intere generazioni, per ultima quella dei nostri genitori, suona sinistra e poco rassicurante.
Ma è proprio li,’ in quei fatidici momenti, che bisogna tirar fuori la forza e la grinta e come diceva un famoso coach, bisogna resistere proprio quando si sta per gettare la spugna, proprio quando si vorrebbe chiudere e mandare tutto e tutti a quel paese, arrendendosi al negativo che avanza, comportandosi come vittime immolate alla cattiva sorte.
D’altro canto non abbiamo molta scelta o soccombere o rinascere a nuova energia e creare nuove occasioni per farcela, non abbandonando mai e poi mai la voglia di battersi per trovare presto la serenità di vita.
Lo si fa con la malattia, con i dissesti finanziari, con la perdita del lavoro, con i dispiaceri legati agli affetti, con l’elaborazione di un lutto, occorre trasformarsi in guerrieri, come Leonida e i suoi Trecento alle Termopili, resistendo ad oltranza, battendosi senza paura della malasorte, degli avversari,delle condizioni cattive, sempre cercando di mantenere l’equilibrio dei pensieri della mente, concentrandosi sul positivo anche piccolo che deve esserci se lo sappiamo vedere.
Spesso, molto più spesso di quanto si possa credere, si riesce a vincere, a superare la difficoltà, lo scoramento, mantenendosi lucidi sempre supportati dalla fiducia e dalla speranza.
Nell’universo tutto è ciclico, ritmico, alternante, a fasi e il male per quanto bastardo deve per forza abbandonare il posto al bene.
E’ solo questione di tempo e di resistenza, chi non s’ indebolisce vince gli avvenimenti e può riuscire a compiere, a volte, anche miracoli.
1 commento
Che dire? Quello che scrive Mariacristina sembra fatto apposta per me!!! Sto passando decisamente uno dei più stressanti ed inquietanti e aggiungo angoscianti periodi della mia vita. Non dal punto di vista personale o sentimentale ma lavorativo ! Sono un’imprenditrice esausta, sono anni che combatto contro i mulini a vento ed ora sono alla frutta!! Purtroppo , non sto a divulgarmi oltre sul periodo nero che ci avvolge tutti come un tetro mantello, non vedo soluzioni immediate ma il lunario devo sbarcarlo per forza con 2 genitori anziani e malati ed una bimba di soli 8anni da crescere da sola. Certo c’è di peggio, ci sono le malattie , le guerre, chi più ne ha ne metta …….ma è triste alzarsi alla mattina con davanti solo giornate cariche di problemi e buchi da tamponare per non precipitare…..ma a dispetto di ciò ho deciso di non soccombere, vada come vada è ora di risorgere e come giustamente stamattina mi ha detto un mio impiegato :
dai Ba!! Non demordere, è proprio ora che devi titrar fuori le palle!!!!