di Caterina Della Torre
Un film ambientato nel degrado della scuola americana pubblica ma che per alcuni versi potrebbe essere ambientato anche da noi. Tuttavia il regista non si ferma alla superficie più evidente del problema e scava più in profondità.
Il centro del racconto sembra essere Henry Barthes un uomo solitario e introverso che insegna letteratura alle scuole superiori. Viene inviato in un liceo, considerato irrecuperabile, perchè scelto quale il ‘miglior supplente tra i disoccupati’. La sua è una vita ordinata e cerca di mettere ordine anche tra i suoi indisciplinatissimi studenti: si alza le maniche e riesce ad entrare in sintonia con una classe composta da disinteressati ed inerti. Henry percepisce il distacco che i ragazzi sentono tra la cultura che si vuole loro insegnare e la vita che conducono.
E’ una vera e propria un’autentica missione quella che vede impegnati lui e gli altri gli insegnanti della scuola dove il contesto sociale è caratterizzato dal degrado e dalla mancanza di prospettive.
Ma la scuola spesso è l’unico punto di riferimento nel mondo degli adolescenti che affrontano il cammino della crescita, e questa missione rischia di infrangersi di fronte al quotidiano.
Tutti gli insegnanti provano un senso di impotenza e frustrazione che ognuno cerca di risolvere a modo proprio.
Henry crede di aver trovato una sua strada ma rischia di vedere frantumato il suo mondo di certezze faticosamente acquisite dopo un’infanzia difficile. Alla fine, tentando di fare la differenza arriva alla resa, condizionata anche da eventi esterni alla sua vita professionale.
Henry infatti con il suo distacco emotivo, in cui ha deciso di trincerarsi e farsi scudo dal mondo, nasconde un’antica ferita , che torna a galla però nel contatto con una prostituta-bambina scappata di casa e un’allieva dotata di talento artistico, ma denigrata e frustrata da un padre oppressivo e ferita dall’arroganza dei compagni.
Cercando di tenere a galla la vita di queste due adolescenti Henry salva se stesso e la propria anima. Ma l’impatto con piccole e grandi avversità della vita quatidiana rompe questo equilibrio, distruggendolo per sempre.
Il film sembrerebbe intriso di profondo pessimismo se la scena finale non riconciliasse le tragedie del cuore e della vita. Perfetto Adrien Brody nel suo ruolo di professore dallo sguardo triste e lontano.
Le immagini del film sono corredate da toccante colonna sonora che arriva subito al cuore…
Un film di Tony Kaye. Con Christina Hendricks, Adrien Brody, James Caan, Lucy Liu, Bryan Cranston.