Enrica Besana si racconta. Passato e presente da consulente passando poi per la cucina e per sfociare nell’ imprenditoria.
Ho messo a frutto tutte la mia esperienze professionali e le mie passioni. Adesso i clienti mi pagano per fare quello che prima facevo per hobby!
Esperienza professionale e passione riunite sotto lo stesso tetto. E’stato questo il business plan della vita di Enrica Besana, consulente di direzione da dieci anni e alle spalle un percorso professionale che l’ha spinta a mettere in piedi un’attività che le permette di esprimere tutta la propria cultura e creatività.
Accompagnata da un gran sorriso, racconta la sua storia e lo sviluppo di un progetto che mira a divenire sempre più articolato.
Quando e in quale circostanza hai capito che era arrivato il momento di fare qualcosa per te stessa?
Faccio la consulente da circa dieci anni e un giorno, mentre mi stavo occupando del progetto di una ragazza che voleva aprire un wine bar, ho deciso di rispondere al bando della provincia che scadeva proprio in quella data. Ho revisionato una tesi imprenditoriale che avevo sviluppato 10/11 anni prima durante un Master promosso da Formaper e l’ho spedita. Si trattava del business plan per una catena di negozi di paste fresche fatte a mano.
Com’ è andata?
A luglio del 2002 è arrivata la bella notizia. Ero entrata in graduatoria per i finanziamenti concessi dalla Provincia di Milano, nell’ambito del progettoDonna Crea Impresa. Nel giro di sei mesi ho creato una società con alcuni membri della mia famiglia ed ho cominciato a ricevere i contributo che agevola lo sviluppo e la nascita di nuove imprese. Ad aprile ho trovato poi questo negozio (via Caminadella 2, Milano) e il 31 maggio dello scorso anno siamo entrati in possesso del locale con la consegna delle chiavi. Tempo di ristrutturarlo e il 17 giugno ho dato il via all’attività e siamo partiti.
Ci sono stati degli ostacoli?
Più che altro normativi e burocratici, ma l’attività del negozio mi ha dato da subito grandi soddisfazioni. Per quanto riguarda il finanziamento invece la provincia ha messo a disposizione un servizio di tutoraggio che ha facilitato la rendicontazione del progetto e conseguentemente il buon fine. Inoltre siamo stati agevolati nel riconoscimento dei costi ammissibili nel progetto perc hè in poco tempo abbiamo raggiunto più obiettivi:
1)Ho creato una società femminile all’84%, 2) abbiamo assunto donne extracomunitarie e 3) abbiamo salvato no dei pochi lavori artigianali e di tradizione nel centro di Milano.
Cosa mi dici delle persone che lavorano con te?
Sono assunti come operai e la loro provenienza deriva da diverse esperienze professionali. Nessuno sapeva fare questo mestiere e l’hanno imparato qui. E’ sufficiente la passione per la cucina, non sempre è il titolo di studio che qualifica. E’ un gruppo di lavoro molto coeso e motivato, mosso dalla passione per la cucina ma anche per la qualità. Lavorare tutti insieme è una vera gioia.
E dal punto di vista della clientela?
La gente fa fatica a cambiare e inizialmente era dubbiosa: la vecchia e affezionata clientela del pastaio precedente, mi avrebbe accettata?. Con tanta pazienza ho cercato di far capire che non abbiamo cambiato nulla rispetto alla precedente gestione ma solo apportato delle novità e delle migliorie. Inoltre nel locale ristrutturato ho aperto una finestra sulla produzione e messo tutto a vista. In questo modo ho fatto crescere la fiducia dei clienti che possono vedere in diretta come prepariamo i nostri prodotti.
Hai altri progetti per il futuro?
Da sempre ho pensato a questo progetto in termini di catena, non come un’attività singola. A giugno compiamo un anno e sto già lavorando al Business Plan relativo allo sviluppo.
Quindi hai intenzione di creare la catena Buongusto?
Ci stiamo lavorando. A dicembre, una volta fatto il bilancio, partiremo per iniziare ad aprire i negozi. Ci vorremmo dirigere in quattro aree: capoluoghi di provincia, luoghi di villeggiatura con doppia stagionalità, estero e penso all’apertura di corner nella grande distribuzione
Che idee hai per la catena?
Sviluppare intorno al core business della pasta una serie di servizi e attività complementari che esprimano più ampiamente la cultura enogastronomica del made in Italy.
Eventi, degustazioni, scuola di cucina, attività editoriali e turismo enogastronomico. Abiamo organizzato una crociera in barca a vela con gourmet a bordo. Un turismo enogastronomico chè comprenderà la tradizione dei nostri prodotti e l’innovazione della formula. Partiremo infatti dal mare per approdare sul territorio con visite a produttori locali. Destinazione Sicilia.
Senza finanziamenti molti progetti saranno avviati ma dopo poco abbandonati per diversi motivi, il principale la mancanza di soldi soprattutto nel mondo femminile. Può essere che questo sia dovuto al fatto che le donne hanno poco accesso al credito?
Può essere. Ma non è solo alle donne che è difficile accedere al credito. Tutte le piccole medie imprese ne sono coinvolte. e i problemi finanziari che si possono risolvere solo con mezzi propri, con la ricapitalizzazione dell’impresa ecc….il nostro sistema bancario non è adeguato ai bisogni dell pmi.
Le tue competenze però ti aiutano…
Mi sono occupata di product management, marketing, comunicazione e gestione di piccole/medie imprese e quindi ho vissuto indirettamente tutti i problemi delle pmi che ho avuto come clienti. Adesso è il mio turno, ed essere coinvolta personalmente è certamente più impegnativo.
Devo ammettere che in tutti gli anni in cui mi sono occupata di consulenza ho sempre avuto l’opportunità di dare il via, attraverso i business plan che ho fatto, a progetti innovativi. Sono stata una sorta di guida che ha favorito la nascita di nuove idee imprenditoriali.
Un’ultima domanda. Cosa ti rende cosi entusiasta e attiva?
Il fatto di esser riuscita a coniugare lavoro e passione. Di essere consapevole che sto realizzando il progetto della mia vita, e nella direzione giusta. Di avere intorno tutta la mia famiglia che mi sostiene: i miei figli che mettono a disposizione le loro competenze (mio figlio è art director e si occupa della comunicazione, mia figlia è architetto e si occupa delle problematiche riguardanti la struttura del negozio), mia sorella e mio cognato.
E poi in questi mesi di attività, ho instaurato con i clienti un rapporto molto soddisfacente. Non vengono più in negozio solo per acquistare la pasta ma anche per chiedere consigli e consulenze sulla preparazione dei menù per le loro cene, ricorrenze ecc…. Sono anche sommelier e assaggiatrice di formaggio e dunque mi fa piacere mettere a loro disposizione le mie competenze. Anche se devo ammettere che molto spesso decidono di far realizzare direttamente a noi i menù.
Infatti nell’assortimento, abbiamo inserito dei pronti in teglia , prodotti che richiedono poco lavoro alla padrona di casa ma che fanno fare un’ottima figura con gli ospiti.
Indirizzo e info
Alle spalle di S. Ambrogio, a quattro passi dalla Madonnina e a due dal Liceo Manzoni .
Si arriva con la MM2 fermata s. Ambrogio, filobus 94, tram 2 e 14
Buongusto
Via Caminadella, 2 – Milano
02.86452479
www.buongusto.eu
buongusto.mi@fastwebnet.it Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
Buongusto ha ricevuto
l’Oscar Qualità Cortesia del Gambero Rosso 2007 e 2008
E’ segnalato sulle guide:
Milano Straordinaria
Buon Appetito Milano
Guida Ristoranti di Milano di Repubblica