di Cristina Obber
Ma perché non a 95! O a 100!
Tanto lo sappiamo tutti cosa fanno le pensionate: spendono.
Cominciano al mattino, con i gratta e vinci, 2 euro ogni grattata, magari bevendo un caffè al tavolo, perché con la scusa delle vene, appena possono si siedono. Con gli ovetti kinder per i nipoti se ne vanno altri 2 euro almeno un paio di volte la settimana.
Le cotonature poi richiedono ore di manodopera spesso senza ricevuta fiscale, e così quando parliamo di calli e duroni.
Arriva l’ora di fare la spesa e su fettine di vitello e patate non si bada a spese. Ma quanto mangiano???
Conosco un tale che per rilanciare il suo albergo ha stipulato una convenzione con un’agenzia viaggi specializzata in vacanze ricreative. Ha chiuso alla prima stagione.
Antipasto, primo, secondo, contorno cotto e crudo, un pezzetto di formaggio – per farsi la bocca – e dolcetto, il tutto pranzo e cena. E vino, vino a iosa, meglio se frizzantino, scende che è un piacere e amplifica l’effetto dell’immancabile pillolina per dormire.
E quanto viaggiano, nei pullman da 70 posti e nei low cost che le scorrazzano per le spiagge e le piazze più belle del paese e del pianeta. Con loro anche qualche maschietto, in conclamata minoranza (le statistiche danno vedovi e vedove 1 a 5). Tutti insieme appassionatamente. Parola d’ordine divertirsi.
E al ritorno delle vacanze? Tutti dal dottore a farsi prescrivere esami e controlli, tanto loro sono esenti, il tichet gli fa un baffo. E la sanità vacilla! Mica per il malaffare, le tangenti, le speculazioni delle case farmaceutiche o il doppio lavoro di tanti professori. No, sono loro, questi vecchietti goliardici e ipocondriaci la falla del nostro paese.
Loro, che l’Italia ce l’hanno liberata e poi ricostruita sacrificando una vita a schiena curva e testa alta, e adesso ce la consumano. Così tocca a noi, per mano dei nostri rappresentanti democraticamente eletti nella quiete delle cabine elettorali, rimetterli in riga, come se un regime non gli fosse bastato!
Invece di preoccuparci degli sprechi della politica –quisquiglie!– ci tocca sudare quattro giorni di fila per tenerli a lavurà e farli smettere di far girare vorticosamente questa benedetta economia!