di Daniela de Rosa permesola.com
Prima di tutto, se ancora non l’hai fatto, corri in libreria e compra il“Fondamentalista riluttante“, di Mohsin Hamid. Se ti impegni riesci a leggerlo prima che stasera, in Sala Grande, al Lido di Venezia, il film da questo tratto, per la regia di Mira Nair (che ha diretto Monsoon Wedding) apra la 69ma Mostra del Cinema.
Da un bel libro non sempre esce un bel film. Ma in questo caso e’ andata cosi’. La storia del pakistano Changez Khan (intepretato dall’intenso Riz Ahmed), laureato cum laude a Princeton e in sfolgorante carriera a Wall Street prima che il crollo delle torri gemelle spezzi il suo american dream, e’ affascinante dall’inizio alla fine, un po’ political thriller un po’ storia d’amore. Ma, soprattutto, storia dalla profonda morale: il rigore con se stessi prima di tutto. Ed e’ questo che porta Changez, una volta che l’America lo guarda come un potenziale terrorista in quanto pakistano (e lo sottopone a fermi ingiustificati e ispezioni corporali), ad abbandonare tutto e tornare a Lahore, dove diventa professore e si trova implicato nel rapimento di un americano e nel conseguente tentativo di liberazione da parte della Cia.
Non importa se il finale sembra un po’ troppo buonista: l’elogio della tolleranza e’, di questi tempi, forse quello che serve. E non e’ un caso che la regista sia donna e quindi non si compiaccia della violenza (che pure c’e’) in nome di un dio, un ideale, una convenienza. Gli isterismi collettivi non fanno mai bene, e in nome della tolleranza, a un certo punto, si puo’ anche spingersi un passo di troppo verso “il nemico”. Non manca nemmeno – sempre trattandosi di una donna – l’angolo “romantico” nella storia d’amore tra Changez e Erica (Kate Hudson con capelli scuri e sguardo spiazzante), fotografa che non riesce a elaborare un suo personale lutto.
“Il fondamentalista riluttante” e’ anche un film “da guardare“, come Mira Nair sa fare magistralmente: colori, suoni, musiche, i balli di strada e Lahore di notte e i preparativi di un matrimonio – quello della sorella di Changez – che ricordano quel Monsoon Wedding che ha reso famosa la regista.