di Caterina Della Torre
A chi si chiedeva se queste primarie del PD non avessero altre novità oltre alla candidatura di Bersani, segretario uscente e del new comer Renzi e come mai in un periodo in cui si parla tanto di donne nei ruoli di comando e di quote rosa non ci fosse nemmeno una donna che si candidasse, eccola che si presenta e fa subito notizia, Laura Puppato, Non è arrivata dal nulla, perché ha una lunga esperienza in politica. Naturalmente l’esperienza da sola non basta. Ci vuole anche tanta grinta. E lei ce l’ha.
Laura classe ’57, veneta di Crocetta del Montello, in provincia di Treviso, ora vive a Montebelluna.
Dopoi il diploma magistrale, si iscrive all’università dove studia scienze politiche per tre anni, ma come molte donne ha abbandonato gli studi dopo la maternità.
Comincia come imprenditrice nel settore assicurativo-finanziario, si distingue come attivista e poi presidentessa del WWF.
Durante il conflitto balcanico Si impegna anche in Croazia e Bosnia nel sostegno delle popolazioni colpite dal conflitto jugoslavo del 1990-95.
Nel 2002 si candida a sindaco di Montebelluna e nel 2009 è candidata col PD alle Elezioni Europee, in cui sfiora a sorpresa l’elezione risultando prima dei non eletti della circoscrizione Nord-Est con quasi 60.000 voti. Fu in seguito all’esito delle elezioni Che Massimo Cacciari chiese pubblicamente a Luigi Berlinguer di dimettersi dal Parlamento Europeo per cedere il proprio posto alla Puppato, in quanto “espressione piena della realtà regionale”.
Nel 2010 è tra i principali nomi del PD come candidato Presidente della Regione Veneto nelle elezioni amministrative.
Quando viene poi scelto come candidato Presidente Giuseppe Bortolussi, Bersani ne chiede comunque la candidatura come consigliere regionale.>
È stata nominata da Giorgio Napolitano Cavaliere al Merito della Repubblica il 27 dicembre 2010.
Il 13 Settembre 2012 dichiara la sua candidatura per le primarie di centro sinistra in vista delle elezioni politiche del 2013, sfidando il segretario del PD, Pierluigi Bersani, e il sindaco di Firenze Matteo Renzi.
In collaborazione con Magda Terrevoli delle regione Puglia che ha spinto per la raccolta di firme per l’approvazione della doppia preferenza abbiamo pensato di intervistarla.
Per quale motivo si sta candidando alle primarie del PD?
La ragione perché ho pensato di candidarmi proprio in questo momento è perché ho visto da parte del Pd una certa difficoltà a capire il messaggio politico che arriva alla gente. Un partito con obiettivi confusi e quindi poco recepiti. Ho rilevato la necessità, se vogliamo vincere che le nostre proposte siano chiare ed i nostri obiettivi raggiungibili.
Le ha un passato da ambientalista, quali obiettivi propone?
Riscontro un’assenza completa di dibattito sui temi principali politici, dall’ambiente con la rivisitazione delle politiche industriali, allo svecchiamento di un paese completamente ingessato che ha perso molti dei treni, se non tutti, che erano stati messi in campo dallì’Europa, e questo a danno dei cittadini
Che ne pensa di quello che ha detto Renzi?
Ho ascoltato quello che diceva Renzi ma credo che non sia sufficiente dire ‘’defiscalizziamo’’.
Non è sufficiente parlare in termini generici. Ci sono pochi soldi e ma quelli che ci sono vanno impiegati bene. Non voglio far polemica con Renzi, ma credo che sia necessario avere degli obiettivi chiari e praticabili ed i cittadini hanno il diritto di richiedere che vengano raggiunti in tempi brevi.
E lei che cosa propone?
Che l’Italia lavori primo adoperando i fondi della EU, portando il nostro paese fuori dall’emergenza ambientale. Fare cioè delle nostre città delle ”smart cities”. Il che vorrebbe dire risparmio energetico, miglioramento ambientale, crescita dei posti lavorativi per i giovani.
Dobbiamo ringiovanire il nostro sistema industriale, investendo sul lavoro e non sui posti di lavoro, mirando a conservarli.
Non teme di essere schiacciata dalle figure maschili conosciute di Bersani e Renzi?
Ricevo miglia di mail che esprimono la voglia di capire. Se il PD è la casa che conosco e per cui mi sto spendendo, credo che debba essere molto chiaro sulle politiche che intendiamo avere. Ed io mi metto a disposizione del partito per fare ciò.
Nel caso lei vincesse le primarie e poi le elezioni quale è la prima mossa che farebbe?
La legge elettorale. Che attendiamo da molto tempo e che è ora che sia cambiata con l’appoggio di un’ ampia maggioranza. Noi dovremmo porci sempre un termine inderogabile di discussione. Purtroppo questa è la caratteristica molto italiana di procrastinare il raggiungimento degli obiettivi.
Che ne pensa della doppia preferenza?
Dovrebbe essere applicata in ogni forma amministrativa.
Sono riuscita a far approvare la seconda più bella legge elettorale d’Italia premettendo che tutti si parte dalla stessa linea, 50 e 50, poi interviene la penalità se non sono raggiunti i requisiti di parità.
Che ne pensa della raccolta delle 30.000 firme in puglia per la doppia preferenza?
Quello è l ‘obiettivo che dovremmo assolutamente sempre porci . Mettiamoci insieme per governare meglio.
Lei come comporrebbe il suo governo?
Con adeguatezza di genere maschile e di genere femminile
Perchè chi ci legge (ed è di sinistra) dovrebbero votarla?
Perché credo di rappresentare bene le figure femminili del nostro paese e poi perché io lavorerò non solo per il presente, ma anche per il futuro.
2 commenti
Finalmente parole chiare e obiettivi precisi!
Finalmente poter dire “so a chi dare il mio voto”….
“Senza la parità nella rappresentanza di genere, qualsiasi nuova ipotesi di governo nasce già vecchia, già superata, già morta”.La mia riflessione è che un territorio, costituito da uomini e da donne, abbia esigenze e problematiche differenti e che pertano dovrebbero essere affrontate secondo l’ottica dell’uno e dell’altra, ma la nostra classe politica ha mai avuto questa visione duale?
La risposta è no, ma non per mancanza di capacità probabilmente, ma perchè questa lettura non sarà mai possibile in maniera chiara fino a quando non ci sarà un sufficiente numero di donne a rappresentare i problemi delle donne!
Molti degli uomini hanno spesso risposto che nessuno di loro ha problemi all’ingresso delle donne in politica, ma…a patto che siano capaci e competenti.LO SIAMO , PROTAGONISTE NELLA VITA ,NELLA POLITICA , DELLA VITA E DELLA POLITICA.
LO STATO HA BISOGNO DELLA POLITICA DELLE DONNE
Sono assolutamente d’accordo con tale presupposto, ma dovrebbe valere per uomini e donne: quanti uomini abbiamo avuto fino ad oggi a livello nazionale e locale che hanno ricoperto ruoli decisionali senza averne alcun titolo e producendo, quel che è più grave, effetti disastrosi?