Rappresentanza e riequilibrio di genere nel rapporto di lavoro, nelle giunte degli enti locali, nelle società quotate in borsa”).Un convegno del 14 settembre.
Il 14 settembre si è tenuto un convegno organizzato dall’Associazione Donne Giuriste Italia, per analizzare le ultime leggi e sentenze nel campo della rappresentanza e del riequilibrio di genere (“Rappresentanza e riequilibrio di genere nel rapporto di lavoro, nelle giunte degli enti locali, nelle società quotate in borsa”).
Il convegno è stato moderato dall’avvocato Laura Cossar, presidente dell’associazione di Milano, che ha presentato delle speaker di assoluto valore, tutte donne protagoniste dell’evoluzione delle politiche di genere in Italia.
La professoressa Carmen Leccardi – docente di sociologia e presidente centro pari opportunità alla Bicocca – ha parlato di rappresentanza, evidenziando come questa si espliciti in due forme: il numero delle donne con ruoli di responsabilità (per es. le quote rose), un tema legato al concetto stesso di democrazia; il modo con il quale le donne partecipano (per es. i loro poteri decisionali), un tema legato al genere e agli stereotipi di genere, come il fatto che a volte si sostenga che le donne siano poco rappresentate in politica perchè esse stesse non vorrebbero avere un ruolo in prima persona.
L’avvocato Ileana Alesso, del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Milano, ha parlato del riequilibrio di genere nelle giunte degli enti locali e regionali, mostrando come, pur lentamente, la pubblica amministrazione abbia assunto un ruolo propulsivo nel promuovere la partità di genere, tanto che oggi gli enti locali (comuni e province) e le regioni sono i primi a dover garantire pari opportunità ad uomini e donne.
È partita dal TU degli enti locali 267 del 2000, spesso impugnato dai Tar, che richiede la parità tra uomini e donne nelle giunte comunali e provinciali e negli organi delle società participate. Art 6: “Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna… e per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende e istituzioni da essi dipendenti.”
Ha poi illustrato alcune sentenze recenti, esemplare quella del Tar della Campania e del Consiglio di Stato nel 2011, con la quale è stata annullata la composizione della Giunta regionale campana, perché composta da una donna e 11 uomini.
L’avvocato Romina Guglielmetti, partner dello studio legale Santa Maria, ha parlato del riequilibrio di genere nelle società quotate in borsa, illustrando nel dettaglio la legge Golfo-Mosca sul riequilibrio di genere, altrimenti detta sulle quote rosa, ed il relativo regolamento di attuazione. Ha poi mostrato alcuni primi dati, dai quali si evince come la legge abbia iniziato a portare i suoi effetti ancora prima di entrare in vigore, facendo entrare nei cda dei membri donne già prima che ciò fosse obbligatorio per legge.
La professoressa Tiziana Vettor – docente di diritto del lavora, Bicocca – ha parlato di come il diritto del lavoro legittimi le quote di genere e delle recenti proposte per aiutare la conciliazione lavoro famiglia, quali ad esempio i voucher familiari, contenute nel Piano Nazionale Famiglia, emanato a giugno 2012 dal Dipartimento per le politiche della famiglia.
Fuori programma, è intervenuta anche Marina Piazza, grande esperta dei temi della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, per sottolineare come la crisi economica non debba essere considerata un blocco per facilitare la conciliazione vita-lavoro delle donne, ma, anzi, non si potrà uscire dalla crisi senza ripensare anche alla politica della famiglia.