Così intitolavo un articolo che pubblicavo sulle pagine di questo portale l’11 settembre del 2001.
Eravamo da poco entrati nel 2000 e da pochissimo era cominciato il sogno di una moneta unica europea, l’Euro. Simbolo di un continente che non vedeva più guerre sul proprio terreno da mezzo secolo e che aveva fatto della pace la propria bandiera. Con le nuove tecnologie aveva sperato di aumentare la propria ricchezza materiale e conoscitiva.
Anche le donne italiane speravano di aver dato una svolta alla politica maschilista che aveva contraddistinto il mondo italico fino ad allora.
Poi ad un tratto il gesto insano di quel mondo lasciato alle porte del paradiso ed ecco che le speranze e le utopie s’infrangono insieme ai vetri delle Tween Towers e alla vita di migliaia di persone morte insieme ai sogni.
Non è un anniversario che voglio celebrare con queste parole ( l’11 settembre è ormai lontano) ma intendo riprendere brevemente quell’episodio che ci ha portato oggi ad un mondo diverso da quello che auspicavamo come vicino di casa e che ogni giorno torna sempre più indietro, allontanandosi dal mito di una democrazia per tutti.
Ma è la democrazia quella che questi paesi vogliono? E le loro donne desiderano ”veramente” essere liberate? Ed è la nostra vera libertà o è un’ulteriore sconosciuta schiavitù che porta a ingannare, rubare, violare, appropriasi indebitamente, diffamare , tradire e quant’altro, ritenendolo lecito e legale ?
Vi esorto a pensarci su e a dirmi poi se il mondo perfetto che pensavamo di aver costruito non è poi una menzogna.
Una sognatrice delusa