di Caterina Della Torre
La maternità per molte donne è un valore irrinunciabile, dove oltre a dare tante energia ed emozioni, si riceve.
Angela Raimondi, nata a Triggiano nel ’67, sposata con due figli: Una di 20 ed uno di 17, diventa mamma per scelta e poi…torna al lavoro.
Che studi hai fatto? Primi lavori?
Non sono laureata, ho fatto studi tecnici, ragioneria. Ho lavorato presso studi legali e presso società di consulenza aziendale e finanziaria ma anche segreterie politiche. Poi ho SCELTO di diventare MAMMA abbandonando quindi il lavoro. Nessuna legge tutela la DONNA, che sceglie di fare la MAMMA a 360°, almeno fino all’età scolare del proprio figlio (intendo i 3 anni per l’accesso alla scuola materna pubblica). Soprattutto se la donna lavora presso ‘privati’.
Ancor meno se, come nel mio caso, il proprio figlio alla nascita presenta problemi di salute.
[Non c’è baby-sitter o nonna che tenga! Nessuno può sostituire la mamma nelle cure di un figlio che vomita dalle 80 alle 90 volte al giorno per un reflusso gastroesofageo patologico, risolvibile solo con intervento chirurgico. E perché questo avvenga bisogna seguire ‘scrupolosamente’ i dogmi dettati dalla medicina, dai chirurghi e dallo STRAORDINARIO pediatra che tengono in cura quella creatura che tenacemente ha deciso di ESSERCI, accettando di sottoporsi a tutto quanto occorre per raggiungere il ‘peso ideale’ che la condurrà all’intervento chirurgico, con il dono della VITA.]
Quindi una mamma piena. Ma e il lavoro?
Nè può essere attendibile una mamma, nei confronti di un datore di lavoro, se deve chiedere continuamente permessi per fare dei controlli di routine per la propria creatura, che prevedono solo ricovero perché effettuati solo in sala operatoria!
La scelta migliore, dunque, resta quella di staccarsi per un po’ dal mondo del lavoro. Con tutto quanto ne consegue. Sia a livello economico che a livello personale. Impoverimento, se la si vuol leggere in senso disastroso….
Arricchimento senza limiti, se penso a quanto mi ha insegnato il percorso della malattia. E quanto mi hanno insegnato i miei figli, con la loro brillante reazione! (Il secondogenito ha avuto lo stesso problema della prima. Pur non essendo il reflusso una patologia ereditaria, nè genetica. “E’ come aver fatto 13 per ben due volte, signora”…mi hanno detto i chirurghi, increduli di fronte alla realtà dello stato delle cose!)
Per assistere un cucciolo in difficoltà occorre essere sereni, allegri e sorridenti….canterini. Solo così tutto andrà per il meglio. Come è stato, poi.
Da quel momento decisi che avrei seguito sempre i miei figli ed il mondo dell’infanzia, così come desideravo fare fin da bambina anche se poi il papà decise che dovevo studiare ragioneria.
Ero bravissima. Anticipataria. Quindi troppo piccola per raggiungere una scuola magistrale, molto lontana da casa. Nessuno poteva accompagnarmi. Troppi mezzi pubblici da prendere.
Quindi presto diploma e lavoro. Piccola si, ma già grande.
Ma i figli crescono…
Quando i figli hanno tagliato il cordone virtuale (età scolare) ho rimosso i miei passi nel mondo del lavoro, che avevo sempre continuato a guardare di striscio in quegli anni di ‘mammismo’, rendendomi conto che dovevo formarmi ancora per essere al passo con il presente: troppi giovani formati e capaci!
Ho fatto quindi corsi privati: dal sotegno per disabili alla musicarterapia nella globalità dei linguaggi, all’autoimprenditorialità giovanile, promotore dei servizi finanziari, formazione per ‘lady chef’….cercando di assecondare anche le mie passioni.
Non ho mai trascurato l’infanzia: Mi sono così inventata progetti rivolti ai cuccioli, presentandoli al Comune del mio territorio – per gare – vincendoli a pieno titolo.
Poi, una sera di agosto del 2011 ho partecipato ad un festival letterario in un paesino limitrofo, invitata da un caro amico.
Trovai i contenuti abbastanza interessanti e così, in una manciata di secondi realizzai che avrei fatto una cosa simile nel mio territorio.
Le idee in fermento nella mia testa si materializzarono sin da quando proposi all’Assessore alla Cultura del mio paese quello che intendevo ap-portare al mio territorio.
Ci credette e cominciammo a lavorarci su.
Nacque così l’ ANTIFESTIVAL.
Cos’è? ce ne parli?
Antifestival ”La Virtù” è presentato dal 29 e 30 giugno 2012. E’ un match letterario, con focus su politica e religione, e laboratori per bambini.
E’ stato promosso da Promozione Sociale Metropolis e L’Associazione Culturale Puglialibre – Libri a Km Zero con il patrocinio del comune di Triggiano, Assessorato alla Cultura.
E’ un festival letterario con lo scopo di coinvolgere il pubblico attivamente nella discussione. Il tema delle due giornate è ‘La virtù’: in campo sociale e in campo letterario. Il post berlusconismo e le recenti notizie che riguardano la Chiesa
Sei molto creativa?
Nel corso di questi anni, come ho già detto prima, ho fatto mille cose: sono una ‘lady chef’ per passione. Ho anche proposto dei progetti per piccoli chef, per esempio. (Uno regionale per 7 punti non ha vinto. Ma poi ne ho visti di simili in giro… (Chissà perchè non ha vinto il mio!)
Altri a livello locale sono in attesa di ‘verdetto’.
Sono inoltre un’amanuense: lavoro la carta, la amo anzi! Faccio di tutto e di più con la carta.
Ho frequentato un corso di formazione di “ORIGAMI COME LINGUAGGIO” in Transilvania, grazie adi un Progetto europeo cui partecipai due anni fa.
Faccio iconografia su legno.
Realizzo ‘libri’: rilego e ne costruisco ‘corpo ed anima’.
E oggi qual è il tuo lavoro?
Collaboro con il Centro Sociale Minori del Comune di Triggiano, dove vivo.
Assistiamo in èquipe (sole donne: assistenti sociali, psicologa, educatrici ed io, esperta di laboratorio) minori a rischio dai 6 ai 14 anni che il Comune – Assessorato ai Servizi Sociali ci segnala, per il tramite della Scuola e non solo, e ci ‘invia’.
Seguiamo i nostri cuccioli nelle attività post scolastiche, dai compiti alle diverse attività extra: cinema, teatro, mare, visite guidate, micro vacanza estiva e così via.
Il nostro è un servizio alle famiglie disagiate.
Il nostro contratto con il Comune va di triennio in triennio e spesso, come è accaduto proprio in questo settembre siamo costrette a tenere chiuso il nostro centro per mancanza fondi da parte degli enti preposti. Naturalmente nessuno si pre-occupa del disagio ulteriore che grava su queste famiglie e su questi ragazzini, alcuni dei quali pronti al carcere minorile (come molti dei loro genitori).
Noi continueremmo volentieri a tenere aperto il nostro centro, anche in cambio di nulla ma la normativa ce lo vieta!
Più INVENTARSI di così….
Collaboro, inoltre con altre associazioni: giriamo per le scuole con laboratori di ‘Educazione Stradale e all’ambiente’, nell’ambito dei quali mi occupo delle “emozioni” dei cuccioli durante i percorsi che facciamo durante le passeggiate per le vie del territorio. Loro registrano tutto e poi, quando siamo in classe sviluppiamo i dati raccolti.
L’emozione procurata loro “risposta” (ascolto attivo) non ha prezzo!
Che forma lavorativa hai assunto?
Non sono un’impresa, nè una consulente.
Cerco con molta attenzione di seguire/cogliere i bandi/offerte messi a disposizione dall’ UE
La donna pugliese è molto creativa?
La Puglia è una regione ricca di meraviglie paesaggistiche/archittettoniche e non ultime enogastronimiche. Sono questi i canali su cui puntare….E scopriremmo ‘acqua calda’ se ci esponessimo tutti ad ampio spettro.
Tutto quello che faccio lo faccio perchè dettato solo ed unicamente dal mio animo.
Solo così si possono ottenere ‘buoni’ risultati: CREDENDO FORTEMENTE IN CIO’ CHE SI FA!
Che belle cose che mi stai dicendo Angela, vedi che ho ragione? Le donne bisogna scoprirle. Non sono una presentatrice, ma tutti mi definiscono ‘Parlatrice’. Certo, è così, non posso negarlo!
Se quello che fai è il frutto delle tue emozioni….bèh, avrai sempre tanto di cui ‘Parlare’.
Avrai sempre tanto da ‘DARE’….poiché è proprio mentre DAI che PRENDI!!!