la sfida femminista nel cuore della politica
Questa enunciazione ha preso felicemente corpo nella presenza e nei racconti delle mille donne riunite a Paestum. L’incontro nazionale di ottobre ha segnato un momento importante e ci ha convinto ancora di più della validità di una pratica come l’Agorà, in cui possiamo tutte insieme esprimere la radicalità del femminismo e darci più forza.
Il cuore del nostro discorso nell’Agorà non è stato mettere il lavoro al centro della nostra vita, farne l’oggetto principale del senso, ma metterci noi come soggetti al centro del discorso politico sul lavoro, per rendere evidente ciò che è sempre stato occultato, illuminare anche il dietro-le-quinte di un contratto sociale modellato sul maschio adulto indipendente. Il monumento novecentesco al lavoro non c’è più e quel lutto non è il nostro: ci prendiamo invece la libertà di appropriarci di quella parola – “lavoro” – e ne ripensiamo radicalmente il senso.
Da Paestum ci viene qualcosa in più. Abbiamo capito che “partire da sé” è come il moto perpetuo, una volta attivato non si ferma più: continua a interrogarsi e costruire nuovo sapere. Due sono i temi affrontati, fondamentali per la nostra Agorà:
– il rapporto tra crisi/trasformazioni del lavoro e soggettività: la determinazione di chi nel lavoro vuole continuare a starci senza tradire se stessa; la ribellione delle esistenze precarie che si raccontano e pongono nuove urgenze; l’immaginazione di chi vuole “liberare tutto il lavoro di tutte e tutti, ridefinendone priorità, tempi, modi, oggetti, valore/reddito”; la spinta di chi sa che “la cura non è riducibile solo al lavoro domestico e di accudimento, ma esprime una responsabilità nelle relazioni umane che riguarda tutti”.
– l’efficacia politica: si è molto parlato, con approcci diversi che hanno dialogato e anche conflitto, di rappresentanza, autorappresentazione, politica diffusa, contare, governare.
Vogliamo ripartire da qui per ripensare insieme un nuovo anno di Agorà che, a partire dal Primum vivere, sappia allargare i confini della libertà femminile, nella vita e nel lavoro.
L’Agorà del lavoro per incontrarsi ribellarsi progettare
Milano, mercoledì 14 novembre 2012 dalle 18,30 alle 21
Viale D’Annunzio, 15tram 2 e 14 P.za General Cantore;
3 e 9 P.za 24 Maggio; metro 2 Sant’Agostino