Lettera di un maturo genitore in cerca di identita’ ai propri figli adolescenti. 🙂
Cari figli adolescenti, lo so, dalla televisione (che voi guardate in dosi intensive) vi sentite continuamente ripetere che il vostro è un periodo difficile, complesso e pieno di problemi, che siete nell’età di mezzo, non più bambini, ma non ancora adulti.
Avete le pulsioni forti degli ormoni che si rigenerano in voi ad un ritmo frenetico, vivete ogni cosa con una passione intensa, vitale, ogni cottarella vi sembra un amore infinito, come mai più ne potrete provare ed ad ogni nuova amicizia vi sembrerà di aver incontrato un fratello che non sapevate di avere.
Per voi, a vostra disposizione, ci sono schiere, eserciti, armate di professori, psicologi, studiosi, ricercatori, esperti, giornalisti, educatori, pedagoghi, che analizzandovi in ogni dettaglio sono pronti a giustificarvi in ogni cosa, ed a spiegare a noi genitori cosa, perchè, dove sbagliamo e cosa, perchè e come dovremmo fare per non reprimervi, permettervi di essere voi stessi, di sviluppare la vostra vera personalità (se poi siete simili ad Hitler, pace, ce ne faremo una ragione).
Cari figli adolescenti, vi voglio bene, vi adoro, ho tutta la possibile comprensione per voi, per i vostri problemi, per la vostra età difficile… ma…
Ma diciamocela tutta; intanto, ai professori, psicologi, studiosi, ecc. ecc. dico: ma voi, lo siete stati, adolescenti?? Io si! E poi, ma voi, invece di andare a rompere le balle agli altri, ce li avete, dei figli adolescenti??? Si?? Ecco, andate a rompere le balle a quelli!! No? Allora, ma che stracazzo ne sapete??
Cari figli adolescenti; facciamo l’appello: La mattina, mentre io e la mamma con le facce ciancicate dal cuscino ci dividiamo il bagno, voi due state ancora a ronfare come due marmotte (“dai, lasciali stare ancora un pò – cuore di mamma che parla), poi quando vi decidete a sollevare le chiappe dal letto, ovviamente il bagno è ESCLUSIVAMENTE vostro ed io mi devo andare ad infilare i calzini in corridoio, saltellando su una gamba sola.
Ovviamente, mentre voi ciondolate indecisi per casa, una davanti all’armadio dei vestiti lamentandosi perchè “quest’armadio è troppo pieno, c’è troppa roba, non so cosa mettermi, l’altro alle 7.15 di mattina già svaccato sul divano davanti alla TV, il sottoscritto si preoccupa di prepararvi la colazione, prepararvi la merendina per la scuola, chiedervi se avete bisogno di soldi.
Intanto, quella che si lamentava che “ha troppi vestiti”, sta davanti allo specchio a litigarsi con la madre la matita per gli occhi, e si lamenta (ma no?) che non trova più la SUA matita.
Poi, poveri figli, che vi vogliamo mandare a scuola con gli autobus? Ma noooo… già siete adolescenti ed in una età difficile, ci mancherebbe altro che l’autobus!! Allora la mamma fa da autista per uno ed io faccio da taxi scooter per l’altra che però mi chiede: “papi, lasciami dietro l’angolo, così Luca non ti vede!”. Luca??? Chi cazzo è, LUCA?? “non te l’ho detto, papi? Mi sono fidanzata!”
Papi se ne va, confesso, un pò stordito, chiedendosi se dovrebbe smontare le gambine a Luca o alla figlia adolescente. Però poi pensa, ma no, sono adolescenti, sono in una età difficile, poi va a finire che gli eserciti di Professori, psicologi, ecc. ecc. dicono che sono un padre indegno che non sa capire i propri figli!
Così, mentre papi e mami attraversano Roma, si pippano il traffico delle ore di punta, litigano con il mondo intero, si fanno venire l’ulcera a parlare con capi, colleghi, clienti, fornitori, mangiano in mensa un cazzodinulla o se va male un panino al bar; Voi, poveri figli adolescenti, dopo una stressante mattinata di scuola di ore che durano 45 minuti (!), due ricreazioni, la merendina (pagata e/o preparata da papi), quattro, otto, vabbè dai, 32 chiacchiere con gli amici, tre gite scolastiche, due visite culturali, una sega ogni tanto (che fai, gliela neghi?? Sono adolescenti, daiii…), un bacetto nei corridoi della scuola con Luca e/o non so chi, però, che MOSTRO la proffa di matematica, pensa: MI HA INTERROGATO A SORPRESA!!! Ma che si fa così?? Senza neanche un avviso di garanzia?? Insomma, dopo che la la vita vi ha dolorosamente stupito con le sue asprezze, vi tocca PERFINO prendere l’autobus per tornare a casa!!!
Come?? Ah, si, domando scusa… solo il maschio prende l’autobus, la femmina la va a prendere il nonno, nonna, zio o simili, però… però non davanti al portone, ma cinquecento metri più in là , perchè che fai, gli neghi la passeggiatina fino all’angolo con… Luca!? In fondo è una adolescente, mica vorrai reprimerla, che poi magari ti viene con i problemi!
E poi, povera figlia, appena la vedono, distrutta dallo stress di una mattina di scuola, il nonno, nonna, zio o simili, si slanciano a prenderle lo zainetto, per alleviarle la fatica di giovane adolescente gravata dall’inutile peso della cultura!
Quindi, mentre mami e papi continuano a litigare con il mondo, vorrebbero buttarsi su un letto ed invece stanno al chiodo tra PC, telefono e cellulare, fissando l’orologio per vedere quanto manca al momento in cui potranno, FINALMENTE, ributtarsi nel traffico dell’ora di punta per tornare a casa, voi due, piccoli, adorati, meravigliosi e problematici figli adolescenti, vi state organizzando la giornata tra un “esco con Sara, “vado a casa di Martina”, “mi vedo con Luca”, “Organizzo una girata al centro commerciale con gli amici; il tutto naturalmente in orari compatibili nell’ordine con: Scrubs, I Simpson, Futurama, I Griffin, Ugly Betty ed una miriade di altri importanti, fondamentali appuntamenti che NON SI POSSONO perdere!
Ma scusate, ragazzi, il pranzo? Che domande, sono due adolescenti!! Mica vorrai che si arrangino! Ci pensa la nonna!
Si, vabbè, ma adesso che ci siamo organizzati la giornata, com
e facciamo a tornare a casa? E che problema c’è! “Papi, senti, quando torni stasera, passami a prendere a casa di Martina, ok?'[‘– “Tesoro (SEMPRE chiamare tesoro una figlia/figlio adolescente, se si sentisse NON amato, chissà cosa potrebbe succedere), papà non sa a che ora torna, poi devo anche passare a comprare qualcosa per cena” – “Papi, papo, ma io come faccio?”.
Già ! Tu come fai? In fondo, sei una/un adolescente.
Però, scusa, caro figlio adolescente, mi sovviene un dubbio… ma i compiti? Ah, i compiti, quegli infami, mostri, abietti professori che PRETENDONO anche che un adolescente faccia i compiti!! Come se non bastasse tutto il tempo che già devono passare a scuola! Per i compiti c’è tempo… li faccio stasera dopo cena! Ma non è meglio che li fai adesso, così te li “togli? No, ho bisogno di te, di mamma, del computer, ci metto un attimo, devo solo ripassare, devo chiedere a Sara, Edoardo, Ettore, Martina, Giulia, Francesco, ecc. ecc. ecc.
Quindi, si torna a casa e mentre PAPI prepara la cena e MAMI carica lavatrici, voi, cari figli adolescenti, state uno sul divano e l’altro davanti al PC a chattare con gli amici, ma come, non li hai visti fino a dieci minuti fa? Si vabbè, ma mica ci si è detti tutto, e mentre con uno/una chatta, con un’altro ci si parla al telefono; perchè quando hai in casa un figlio adolescente e chiami casa tua, il tuo telefono non fa “tuuuu tuuuu tuuuu di squillare, ma fa SEMPRE, COSTANTEMENTE, “l’avviso di chiamata è stato inoltrato!”
Mattteeoooo, Ariannnaaaa, PER FAVORE apparecchiate? Risposte miste e variabili nell’ordine:
“un attimo fammi finire di vedere Scrubs, I Simpson, Futurama, I Griffin, Ugly Betty, La vita secondo Jim, Love Bug’s (che faccio, continuo?), “Stasera tocca a Lui/Lei (in coro), “Si, adesso arrivo… oppure, ed è la risposta peggiore, il SILENZIO!
Ma alla fine, ahhhh… soddisfazione, la famiglia riunita a tavola!!! A mangiare ovviamente cose diverse! Perchè ad un figlio adolescente mica ti aspetterai di fargli mangiare le stesse cose che mangi tu! Tipo verdure, minestre, uova, o schifezze simili, vero??!
“Non puoi obbligarlo a mangiare quello che non vuole, è adolescente, è un’età difficile, poi se ti viene su con dei problemi?”.
Giusto, e poi, dopo cena, mentre mami e papi lavano i piatti e/o caricano la lavastoviglie (Matteooo, Ariannnaaaa… sparecchiate? Ah no, meglio di no, potrei ritrovare i formaggi nel forno ed il pane nel frigorifero! E poi, sempre: “un attimo fammi finire di vedere Scrubs, I Simpson, Futurama, I Griffin, Ugly Betty, La vita secondo Jim, Love Bug’s (che faccio, continuo?), “Stasera tocca a Lui/Lei (in coro), “Si, adesso arrivo… oppure, ed è la risposta peggiore, il SILENZIO!).
Stasera che c’è in TV? Ah, io devo vedere (vabbè, vi risparmio di ricominciare la lista), “Il PC è mio! No, è mio! Tu l’hai usato ieri! No, ieri lo hai usato tu! Allora usalo tu, intanto io telefono a Sara, Martina, Giulia, ecc. ecc.
Ma scusate, cari figli adolescenti, ma non dovevate fare i compiti, dopo cena? Ah si, ma tanto, li faccio mentre guardo la TV, sto al PC, al telefono, mi trucco, monto i soldatini, ecc. ecc.
Ma io? E la mamma?? “Ma voi non potete guardare la TV in veranda?. Si, vabbè, mi prendo un libro e me lo vado a leggere! “si ma non in camera, che ci sto io al telefono con….. però mi raccomando, a quasi mezzanotte, quando a forza di amorevoli esortazioni sarò riuscito a farvi mettere il pigiama, a struccarvi (solo la femmina e non sempre) a farvi preparare lo zaino per la mattina dopo (anche qui, non sempre), ed a farvi mettere a letto, portatemi a firmare le giustificazioni perchè NON avete fatto i compiti, per essere autorizzati ad andare in gita, visita, entrare un ora dopo, uscire un’ora prima, e cose di questo tipo, perchè sarete sicuri che sarò pronto e lucido! In grado di capire PERFETTAMENTE cosa sto firmando e scrivendo!
In conclusione… cari figli adolescenti, questa è la vostra vita, nella vostra età difficile, ed io la capisco, avete la mia massima comprensione. In fondo, siete nell’età di mezzo e non vi si può reprimere, a rischio di alterare il vostro sviluppo, di farvi crescere “disturbati”.
In fondo, avete i brufoli, che sono un problema mica cazzi, neh!?
Io e la mamma? Ma cosa volete che sia, a me cadono i capelli, di denti sani qualcuno ne ho, ho la gastroduodenite cronica ed una ernia iatale da stress, il colesterolo alto ed un principio (più che un principio) di cervicale e di artrite lombare, ogni tanto una colichetta, ma nulla di che ed in fondo dalla esofagite sono guarito, no? Cos’ha la mamma non lo scrivo, non sarebbe carino nei suoi confronti.
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Poi, sempre in fondo, lavoro “solo una decina di ore al giorno, dall’altra parte di Roma e questo mi permette di fare ogni giorno una meravigliosa passeggiata con lo scooter in mezzo al traffico ed agli scarichi delle macchine! Non posso più mangiare un cazzo e bere ancora meno, gli amici? Ah quelli ogni due/tre mesi riesco a vederli, ma MAI insieme alla mamma.
Quindi, cari figli adolescenti, che dire? Vi adoro, Vi amo, e se faccio tutto questo non è per voi, ma per me stesso, perchè mi rende felice (?) farlo. E poi, se non fosse chiaro, siete in una età difficile, quindi è giusto che io capisca e faccia di tutto per rendervi la vita migliore!!!
Però una domanda me la pongo, a me stesso, ma anche a professori, psicologi, ecc. ecc.
Ma se l’adolescenza è una età difficile… la mia età , ma cosa CAZZO E’??