Appello al voto di Laura Puppato
“Io vorrei chiedervi il voto perché sono sessantacinque anni che questo Paese non considera possibile che alle massime cariche dello Stato ci sia una figura femminile, ma non lo farò. Non lo farò perché quello che sto cercando di rappresentare e che dobbiamo far conoscere in questa campagna per le primarie – partita per me tardi – è un’altra idea di Paese che è possibile se c’è una politica buona che la governa.
Vorrei proporre al mio Paese un’altra idea di mondo: un mondo in cui i giovani non siano costretti ad emigrare, un mondo in cui le donne non siano costrette a scegliere tra la maternità e il lavoro, un mondo in cui le persone anziane siano tenute in considerazione e non siano messe ai margini soprattutto del welfare, vorrei un mondo in cui i cittadini e le imprese non siano costretti a chiedere per favore ciò che è un loro diritto e tutto sia assolutamente trasparente ed in grado di essere a loro completamente funzionale, perché noi siamo i loro dipendenti pubblici.
Voglio che questo Paese torni ad essere il Paese dei diritti, in grado di perseguire il malaffare e garantire gli onesti, attraverso un sistema di giustizia che funziona. Vorrei ricostruire insieme a Voi l’Italia, partendo da politiche di equità e da uno sviluppo ecosostenibile, basato sulla blue economy e sulla green economy, che garantiranno un futuro ed un lavoro alle nuove generazioni.
Vi chiedo il voto perché la mia storia parla per me ed è una storia di coraggio, di concretezza, di una persona che nelle istituzioni ha lavorato con serietà. Penso che le azioni determinate e coraggiose siano fondamentali perché come diceva Gandhi le perle sono false se i pensieri non si traducono in azioni. Ecco allora che il pensiero tradotto in azione è un azione positiva per un cambiamento che ci vuole, in questo nostro Paese”.
Laura Puppato