Natale si avvicina e la voglia di raccontare e ascoltare aumenta con l’ampliarsi dei momenti di tranquillità. Nonostante gli italiani siano un popolo che legge poco…noi vogliamo accettare la sfida e in collaborazione con ChiChili offriamo alla vostra lettura dei racconti inediti che vi proponiamo a puntate: una a giorno.
Oggi cominciamo con ”Principe di Galles’‘ di Elena Vesnaver
Prima puntata
Una stoffa bellissima, niente da dire.
Splendida per un tailleur, gonna sopra al ginocchio e giacchina smilza, oppure tubino e spolverino, però magnifica per pantaloni da uomo, classe, eleganza e libidine.
Sì, i calzoni mi piacciono e non disdegno di vedermeli girare per casa, ma li preferisco riempiti da un paio di gambe e da tutto il resto, non vuoti come quelli che stavano in poltrona, la mia poltrona e che mi scrutavano, senza occhi ma mi scrutavano, al mio rientro a casa. No, non erano piegati, erano seduti, belli, eleganti e pieni di niente.
Vedere un paio di pantaloni sfitti in salotto non è cosa da tutti i giorni, siamo d’accordo. Avrei dovuto, urlare, scappare, quantomeno spaventarmi, ma io sono addestrata alle emergenze e ammetto di averci dato un peso relativo; quando hai un lavoro che va male e un fidanzato carogna, cosa vuoi che siano un po’ di allucinazioni ogni tanto?
Accesi la TV per farli svagare e andai a cambiarmi.
Mentre spignattavo, li vidi far capolino, timidi, dalla porta della cucina, era chiaro che non si sentivano a loro agio, ma cosa potevo fare, versargli un Tocai? Non credo che i calzoni abbiano la cultura per apprezzarlo, per cui continuammo a osservarci e a inquietarci a vicenda; a me non piace essere fissata e loro mi fissavano, non mi si chieda come, ma mi fissavano.
Più tardi, mentre cercavo una posizione comoda sotto le coperte, continuai a sentirmi a disagio. Avevo la netta sensazione che si fossero piazzati sulla testiera del letto.