“ Riformare il mercato del lavoro e’ la condizione per conseguire l’obiettivo di aumentare l’occupazione, accrescendone la qualità ” questa l’espressione utilizzata da Marco Biagi, ucciso dalle BR circa un anno prima che venisse approvata la Legge n. 30 del 2003.
Detta Legge, meglio nota come Legge Biagi, e’ stata varata nel corso del secondo governo Berlusconi, quando all’epoca Roberto Maroni era Ministro del Lavoro, ed ha trovato attuazione con il dlgs 276/2003.
L’intento della Legge Biagi era quello di generare nuovi posti di lavoro grazie ad una maggiore flessibilità’ del sistema contrattuale giuslavoristico.
Ed e’ proprio in questo quadro normativo che ha trovato ingresso quella che è stata, senza dubbio alcuno, la principale novità della Legge: il co.co.pro. (rectius contratto di collaborazione a progetto) che è andato a sostituire il vecchio co.co.co (rectius contratto di collaborazione coordinata e continuativa).
In materia e’ ora intervenuta la Riforma Fornero che, lungi dall’abrogare la Legge Biagi, ha invece effettuato – a giudizio della scrivente- le giuste e dovute integrazioni il cui intento e’ quello non solo di facilitare le assunzioni e le possibilità di lavoro, ma soprattutto di dare maggiori garanzie di stabilità di reddito ai lavoratori, riaffermando come principio cardine quello del rapporto lavoro subordinato a tempo indeterminato… Nel proseguo vedremo come e perché’…
Veritas filia temporis;
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