Possibile che un uomo capisca le perplessità e difficoltà di una donna che lavora? Sì se è speciale come Claudio Rossi Marcelli!
Come evitare gli sguardi di compassione che mi becco quando dico che di mestiere “faccio la mamma”? –Giulia
Mi dispiace, ma hanno ragione: non è più accettabile rispondere “faccio la mamma” quando basta un computer e una connessione a internet per intraprendere il mestiere più cool del momento: la mamma blogger. Cominciare è facile: dopo aver chiesto a qualcuno di aprirti un blog, scegli un nome. Come i parrucchieri, i blog delle mamme esigono il gioco di parole: progressione post partum, tutto su ’sta madre, mammopoli e via dicendo. L’importante è che il blog non faccia ridere, perché il tuo pubblico non ne ha nessuna voglia.
E poi comincia a scrivere. Non conta quanto spesso o di cosa, basta che sia su sfondo rosa. E che ti lamenti: racconta la tua tremenda gravidanza, l’insensibilità delle maestre del nido, se tieni un diario ora per ora della febbre di tua figlia qualche decina di lettrici è assicurata. A quel punto potrai già dire a testa alta: “Faccio la mamma blogger”. Ma perché fermarti lì? Con Youtube il tuo successo si può allargare al video.
La prossima volta che prepari un uovo al tegamino, piazza una telecamera accanto ai fornelli e spiega ad alta voce tutto quello che fai: sarà il tuo primo tutorial. E il primo passo verso la fama: a un certo punto ti chiederanno di scrivere un libro e alla fine, chissà, potresti ritrovarti a rispondere alle domande dei lettori su un noto settimanale. Certe cose, io lo so bene, succedono davvero.
Internazionale, numero 983, 18 gennaio 2013