Questa breve intervista è rivolta a tutte le donne che sono riuscite a re-inserirsi nel mondo del lavoro dopo un periodo di lontananza a causa della maternità.
Tutte quante sappiamo che quando arriva un figlio, troppo spesso purtroppo noi donne siamo messe nelle condizioni di fare una scelta “aut-aut” sia per ostilità e ostruzionismo riscontrati nel lavoro sia per difficoltà legate alla conciliazione famiglia e lavoro, in assenza di sufficienti ausili sociali e familiari e di un atteggiamento flessibile e cooperativo da parte del mondo del lavoro.
Tuttavia accanto a questa triste realtà, ci sono anche situazioni felici di donne che, dopo un periodo di tempo dedito esclusivamente alla maternità, trovano la forza e il coraggio di rimettersi in gioco in virtù di un ambiente lavorativo capace di credere e di investire in loro oppure altre volte, ripartendo da progetti e iniziative personali.
Se appartieni a questo gruppo di madri lavoratrici, ti chiediamo gentilmente di condividere con noi la tua esperienza per renderci partecipi di situazioni lavorative che talora possono essere anche positive e favorevoli per le donne.
1. Di che cosa ti occupavi prima di diventare madre? (tipo di lavoro, incarico)
2. Poi cosa è successo con la maternità? Perché hai lasciato il lavoro?
3. Quanto tempo sei rimasta out dal mondo del lavoro?
4. Come hai vissuto quel periodo di totale “maternage” e di cambiamento rispetto al periodo precedente?
5. Cosa ti ha spinto a tornare a lavorare?
6. Come sei riuscita a rientrare nel mondo del lavoro?
7. Sei tornata a lavorare dove eri prima?
8. Ad oggi di che cosa ti occupi?
9. Se torni e non trovi il tuo posto di lavoro, che cosa fai?
10. Quanto è importante il lavoro per te nel tuo ambito familiare e personale?
11. Sei soddisfatta della tua situazione attuale?
12. Ti metteresti in proprio? E se sì, cosa faresti?
13. Cosa consiglieresti alle donne che, come te, sono state costrette a lasciare il lavoro per i figli e che vogliono o vorrebbero tornare a lavorare?
Inviare le risposte a mailto:info@dols.net specificando nell’oggetto : re-inserimento.
Le risposte ricevute verranno esaminate e quelle più interessanti pubblicate su www.dols.it e www.secretary.it
4 commenti
Quando sono rimasta incinta nel 1996 lavoravo in banca , ero appena stata promossa vice direttore di filiale,
sono stata fortunata, durante la pausa di maternità l’azienda mi ha contattata per un incarico sempre uguale in una filiale vicina.
Sono riuscita a fare tutto bene grazie ad altre donne: mamma e suocera che mi hanno aiutato.
Ormai mio figlio ha quasi 16 anni e sono contenta del risultato, ma in certi momenti è stato faticoso.
Ora lavoro in proprio, gestisco meglio i miei orari , ma l’impegno è sempre tanto.
Non mi vedo a fare la casalinga, mi sentirei frustata, mi piace la competizione.
Lavorare in proprio mi ha permesso di non sentirmi un robot ma di questi tempi è veramente dura.
Nadia, ti ringraziamo per la tua testimonianza. te la sentiresti di rispondere alle altre domande dell’intervista, magari inviandola in forma privata all’indirizzo sopra indicato? te ne saremmo molto grate.
Sono una dipendente pubblica. Prima di diventare mamma facevo la segretaria per un dirigente che si occupava di programmazione. Le mie gemelle sono nate nel 2004. Il lavoro per me è stato importantissimo, sono felicissima di aver avuto le mie bambine ma non sono nata per fare la casalinga, quindi appena ho potuto sono rientrata al lavoro. Grazie a mia mamma e a mio marito che lavorava part time tutto ciò è stato possibile.
Dopo poco tempo che sono rientrata al mio posto di lavoro è cambiato il capo. Quello nuovo oltre a ricoprire la stessa carica era anche direttore generale vicario.
All’inizio ho fatto molta fatica a reinserirmi in particolar modo per due motivi: il primo è che con la maternità avevo perso in parte una dote che mi è sempre stata di molto aiuto nel mio lavoro, la memoria, meno male che con il tempo le cose si sono sistemate; il secondo motivo è che sono rientrata con il doppio allattamento, quindi come part time e quindi non riuscivo a seguire il lavoro come avrei voluto.
Per mia fortuna il mio capo ha riconosciuto la mia professionalità e mi ha chiesto di seguirlo quando ha avuto una promozione.
Oggi faccio ancora la segretaria, ma la mia situazione lavorativa non mi soddisfa molto. Dal mese di ottobre il mio capo è andato via, lavoro in una nuova segreteria che si occupa di economico finanziario. Vorrei lavorare in un ambiente multidisciplinare, con più sbocchi e non monotematico.
Lavorare oggi in proprio è un rischio troppo grande, non lo farei tengo stretto il mio lavoro anche perchè mi piace.
Ho la necessità di rimanere in contatto con il mondo esterno, di sentirmi indipendente economicamente e di poter dedicare piccoli ritagli di tempo a me stessa. Questi sono i motivi per cui consiglierei ad una donna di lavorare.
Grazie Giordana per aver risposto e condiviso con noi la tua esperienza. spero che altre donne e madri si uniscano a noi portando anche la loro testimonianza…