Il primo marzo a Milano in occasione del premio Immagini Amiche (III edizione) è stata firmata una lettera tra i pubblicitari. I firmatari ( ADCIU, Federpubblicità TP e Unicom) della lettera d’intenti’ ” s’impegnano ad ed evitare di commissionare, ideare, realizzare e diffondere qualsiasi rappresentazione che possa essere considerata stereotipata, degradante o discriminatoria o che sfrutti l’esposizione mediatica di parti del corpo della donna senza alcuna correlazione con il prodotto promosso”
Il progetto Immagini Amiche, promosso dall’UDI e dal Parlamento Europeo, che si svolge sotto l’Alto patronato del presidente della Repubblica, in partenariato con la Commissione europea, il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca e quello delle Attività Produttive, è giunto quest’anno alla sua terza edizione. E’ stato ottenuto, fin dalla prima edizione, il sostegno e la collaborazione dell’Ufficio del Parlamento Europeo per l’Italia, nella cui sede si tengono le iniziative relative al Premio Immagini Amiche.
Il premio vuole contrastare la tendenza della pubblicità e dei media ad abusare dell’immagine delle donne, svilendone il ruolo, affermando che una cultura diversa è possibile, incoraggiando la crescita di una nuova generazione di creative/i.
E’ nato dalla Risoluzione del Parlamento Europeo votata il 3 settembre 2008 sull‘impatto del marketing e della pubblicità sulla parità fra donne e uomini ha ispirato l’istituzione del Premio Immagini Amiche, un concorso finalizzato a valorizzare una comunicazione che, al di là degli stereotipi, sia in grado di veicolare messaggi positivi e socialmente responsabili.
La giuria del premio è stata presieduta dalla giornalista e scrittrice Daniela Brancati, autrice del libro ”Occhi di maschio”, volto proprio ad indagare gli stereotipi di genere presenti in TV.
Il premio è stato presentato dalla giornalista, vicedirettrice del Corriere della Sera Barbara Stefanelli
Il premio è suddiviso in cinque sezioni: pubblicità televisiva, pubblicità stampata, affissioni, programmi televisivi e web.
Questi i premi e le motivazioni:
Categoria Programmi Televisivi
Premio Giuria assegnato a Tg2
MOTIVAZIONI:
“È il telegiornale che maggiormente si è distinto per uno sforzo di cambiamento, non ricorre all’uso di stereotipi né nel linguaggio, né nella rappresentazione del genere femminile. Inoltre dedica molto spesso gli approfondimenti della seconda parte a tematiche importanti, quali il lavoro e la creatività femminili, la battaglia culturale contro la violenza alle donne ecc. e spesso adotta una prospettiva di genere anche nell’affrontare tematiche generali.”
Categoria Pubblicità Televisiva
Premio Giuria assegnato a Enel
MOTIVAZIONI
la Giuria decide di premiare lo spot di Enel ‘Quanta energia c’è in un attimo’, poiché affronta la tematica della maternità in chiave diversa dal solito, esaltando la potenza procreativa e non il ruolo stereotipo della donna/madre.
Categoria Pubblicità stampata
Premio giuria non assegnato
Categoria Pubblicità stampata
Premio giuria assegnato a Leroy Merlin
MOTIVAZIONI
la Giuria decide di premiare Leroy Merlin per la coerenza della sua comunicazione, che mette al centro figure di donne impegnate in lavori non tradizionalmente femminili. Questo è particolarmente evidente nella pubblicità televisiva, ma si evince anche dalla campagna di affissione in cui le donne sono di varia età, vestite in modo normale e non con il glamour tipico della pubblicità e hanno in mano oggetti di idraulica, esattamente come gli uomini.
Categoria WEB
Premio Giuria assegnato a Nuovo e Utile
MOTIVAZIONI
un prodotto che denota altissima sensibilità di genere unita a grande capacità comunicativa.
Menzione Speciale Scuole
Premio giuria assegnato alla Scuola Elementare Galileo Galilei di Pistoia
MOTIVAZIONI:
Per il gran lavoro realizzato sugli stereotipi di genere, che risulta con evidenza dal video ‘Bomba libera tutti’, molto efficace.
Menzione speciale Comune
Premio Giuria assegnato ex-aequo al Comune di Milano e di Reggio Emilia
MOTIVAZIONI per il Comune di Milano:
Segnalato da diverse associazioni femminili per le azioni di valorizzazione del ruolo e dei talenti femminili iniziata con la costituzione della giunta paritaria, proseguita con il riequilibrio di genere nelle aziende partecipate e soprattutto per l’impegno contro le pubblicità sessiste e contro la violenza alle donne.
MOTIVAZIONI per il Comune di Reggio Emilia:
il Comune di Reggio Emilia, anch’esso segnalato da diverse associazioni femminili, per aver affrontato da anni il tema della cultura di genere e del corretto uso dell’immagine femminile nei media. Per la promozione di una cultura diversa da quella maschilista/patriarcale che ostacola la piena libertà delle donne, allontanando il nostro paese dalla democrazia compiuta. Inoltre per l’attenzione alla qualità della vita delle donne immigrate, favorendone il protagonismo sociale.
Nella foto, il premio per la città di Milano, ricevuto dal sindaco Giuliano Pisapia.