di Caterina Della Torre
”Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, si potrebbe commentare della storia di questo film che narra di avvenimenti che in questo periodo sembrano ricorrenti. Rincorsa continua dietro a soldi facili, bilanci truccati, tesori accumulati frodando lo stato, azionisti e dipendenti, ingannando i famigliari. Un castello di carte che prima o poi crolla. Perchè il fiuto in affari non è sufficiente per arricchirsi.
Questa è la conseguenza di ciò che viene raccontato nel film, thriller finanziario di Nicholas Jarecki, recitato da grandi attori come Richard Gere Susan Sarandon, Brit Marling, Tim Roth,e Laetitia Casta.
La vita del magnate Robert Miller, alla vigilia del suo sessantesimo compleanno, uomo di successo sia negli affari che nella vita familiare sembra accusare qualche segno di difficoltà. Infatti dietro la facciata dorata, Miller sta in realtà cercando di disfarsi del suo impero finanziario vendendolo a una grande banca prima che le frodi da lui perpetrate per anni vengano scoperte.
Riesce a nascondere la sua reale situazione finanziaria alla moglie Ellen e alla figlia ed erede Brooke che lavora con lui, ed anche a bilanciare la vita familiare con una relazione extraconiugale con una giovane e bellissima gallerista Julie Letizia Casta) da lui scoperta ed aiutata ad emergere.
Ma proprio mentre sta finalmente per chiudere le trattative di vendita , un imprevisto sanguinoso smonta il suo castello fino a portarlo a due passi dall’incriminazione. Riuscirà a salvarsi dalla galera, ma non dalle ire causate dal suo comportamento poco accortamente diplomatico con la figlia e con la moglie che decreterà la sua fine finanziaria. Quello che non potè la legge, potè il disamore.
Film ben orchestrato a tensione filmica alta. Il fascino del bel Richard Gere regge ancora.