Ieri abbiamo avuto la dimostrazione della volonta’ e della capacita’ delle nostre Istituzioni di superare gli ostacoli che hanno allontanato il Paese dal possedere quelle caratteristiche che lo renderebbe piu’ simile alla nazione europea e civile che dovrebbe essere e che spesso ha mostrato di non essere; la speranza che oggi molti nutrono e’ che la scelta come Presidente della Camera, Laura Boldrini e Presidente del Senato, Pietro Grasso, sia di fatto l’inizio di un processo ormai non piu’ rinviabile di rinnovamento della classe dirigente non solo politica, ma che possa riguardare al piu’ presto anche molti altri settori della vita civile, partendo essenzialmente – come ha voluto citare Grasso nel suo discorso di insediamento dalla realizzazione della “casa di vetro” – a questo punto non solo nei luoghi dove si governa, ma sopratutto dove si amministrano le risorse economiche ed umane.
Con rinnovata fiducia nella politica molti sperano che finalmente la cultura della legalita’ e del rispetto delle regole sia nuovamente proposta con chiarezza agli italiani come un valore irrinunciabile e mai negoziabile, ma sopratutto come unico possibile modello comportamentale al quale ognuno deve ispirarsi nel proprio quotidiano per vivere in democrazia. Chi ha ascoltato i discorsi di insediamento di chi oggi in Italia presiede Camera e Senato non ha potuto fare a meno di apprendere che sono state fornite molte indicazioni per uscire dalla crisi economica, cioe’ quella virata essenziale di rotta, per cui per fare girare nuovamente l’economia la logica non puo’ essere “semplicemente” quella di fare quadrare i conti, ma occorre ripristinare innanzitutto equita’ sociale e legalita’.