di Luciano Anelli
Alla Feltrinelli di Bari, incontro con Cristina Comencini ed il suo nuovo romanzo “Lucy”, insieme alla giornalista Annamaria Minunno ed al Professore, scrittore Giancarlo Visitilli.
Sara è la protagonista di questo nuovo romanzo di Cristina Comencini. Sara scrive la storia di una paleontropologa, appunto Lucy, la donna che fu donna nuova, la donna che insegnò un diverso camminare all’umanità – per sottolineare il maschilismo del linguaggio oggi si dovrebbe dire, la donna che è l’inizio della storia dell’uomo. E scrive forse anche la storia di sé stessa, donna che con la sua generazione di ragazze impegnate nell’affermazione della Cultura e visione femminile, anche a 60 anni, continuano la lotta per cambiare le esistenze, cambiare prospettiva, rialzando la testa, da qui il suo impegno nel Movimento femminile odierno “Se non ora quando ?”. “L’unica ragione per cui vorrei essere ancora giovane è tornare in Africa e ricominciare tutto da capo”.
È questo il tema centrale del romanzo: il confronto tra Sara, antropologa e madre divorziata con due figli, e Lucy, ominide risalente a milioni di anni fa. Se Lucy rappresenta l’evoluzione di una specie, Sara, ugualmente, è una donna con nuovi valori e principi, ma “antica” per il suo amore verso un unico uomo: Franco. Sara è alle prese con un ripensamento della sua esistenza, dopo decenni di irrequieto andare per il mondo a studiare resti di ominidi, che le è costato il sacrificio dell’uomo che aveva amato e dei loro due figli. Il bilancio è fatto di contraddizioni, ma pure di mutamenti. Franco, suo ex, che pure l’ha molto amata, ha infine scelto una donna più stabile, più confortevole, i figli Alex e Matilde sono lontani divisi tra un continuo bisogno di ritrovarla e di tenerla a distanza al tempo stesso, avendo conquistato una sufficiente autonomia.
Matilde è docile, apprensiva, presentissima al mondo, vorrebbe prendersi cura di tutti e specialmente di Sara; Alex fa l’antropologo come la madre, ma in Canada, con lei oscilla tra aggressività e indifferenza. Sara tesse attraverso il suo romanzo sulla Madre-Capostipite Lucy, che va scrivendo, anche un bilancio di Sé stessa. E lo farà ancor più sparendo, in una giornata d’agosto, lasciando a Franco una lettera e precise istruzioni di comportamento. Franco, in attesa della spiegazione che gli è stata annunciata, ripercorre le tappe di un matrimonio che non è mai finito. Alex e Matilde, lontani, si parlano e riannodano i legami dell’infanzia, ricordano il dolore della separazione. Sara intanto vive in un tempo diverso dal loro. Sembra guardarli dall’alto di un passato che è il suo, ma è anche il passato di tutti. Lontana eppure vicina come mai prima, la sua fuga si colma progressivamente di senso e di umana magia. La frase del romanzo che racchiude questo stato d’animo è: “ Non mi sento felice, non mi sento infelice, mi sento Lontana “. E Sara, da lontano, sembra essere più vicina di quando era realmente presente, mentre Franco silenziosamente prova a capire…
Cristina Comencini scrive la storia di una donna che vuole guardare nel mistero dell’esistere, nei segni che i destini generali lasciano nel cerchio delle famiglie, dentro le rovine che anticipano in realtà una storia nuova. Il messaggio che lancia è che “ognuno deve accettare l’altro così com’è, comprendendo le sue ragioni”.
La scrittrice Cristina Comencini nei suoi libri è riuscita sempre a tirare fuori il cuore dei personaggi. Anche nella sua ultima opera “Lucy” pubblicata, come i precedenti, dalla casa editrice Feltrinelli, riesce a creare un legame intimo tra il lettore e i protagonisti del libro, riesce a trovare le parole giuste per spiegare l’esistenza di una donna che cerca le sue tracce in qualcos’altro, ma sa raccontare perfettamente i difficili e delicati rapporti familiari. Cristina Comencini (Roma. 1956), esordisce come attrice nel 1969, rinunciando al lavoro di interprete; dopo la laurea in Economia e commercio collabora a lungo con il padre Luigi Comencini, noto e importante regista, in veste di sceneggiatrice.
Nel 2002, dopo essere stata apprezzata anche come scrittrice, torna a occuparsi di cinema. Come scrittrice e regista, con Feltrinelli ha pubblicato: Le pagine strappate (1991, 2006), Passione di famiglia (1994), Il cappotto del turco (1997), Matrioška (2002), La bestia nel cuore (2004), Due partite (2006), L’illusione del bene (2007), Quando la notte (2009; anche in audiolibro nel 2012) e, per la collana digitale Zoom, La nave più bella (2012). I suoi film: Zoo (1988), I divertimenti della vita privata (1990), La fine è nota (1992), Va’ dove ti porta il cuore (1996), Matrimoni (1998), Liberate i pesci (2000), Il più bel giorno della mia vita (2002), La bestia nel cuore (2005, nominato all’Oscar per l’Italia; dvd Feltrinelli 2006), Bianco e Quando la notte (2012).
1 commento
Articolo interessante e colgo l’occasione per complimentarmi per questo sito! veramente ben fatto e con tanti articoli utili!