di Caterina Della Torre
Certo ad Hans piaceva l’Italia. Lasciava volentieri il blu del suo mare ed i silenzi delle colline norvegesi per andare a trovare Carlotta. Da quando le aveva chiesto di sposarla ed era andato a trovare i genitori di lei nel profondo sud, si era innamorato oltre che della donna, anche del paese.
Pure in Italia il mare era blu, ma non così scuro e color cobalto come quello atlantico. E il sole faceva brillare i colori così intensamente che il ragazzo norvegese ne era rimasto abbagliato.
Aveva organizzato, per una sua visita a Napoli per conoscere i genitori della fidanzata, un tour a Capri. Aveva prenotato un albergo immerso nel verde profumato e solitario dell’interno dell’isola ed affittato una macchina per girarla e spostarsi sulla terra ferma. Una Panda, rosso fuoco che non dava nessun affidamento. Hans chiedeva spesso alla ragazza come mai in Italia costruissero auto così leggere che in un incidente avrebbero potuto rivelarsi mortali. Carlotta rispondeva che costavano poco, ma il motore era una belva e chiudeva lì i paragoni tra le case automobilistiche.
Ma l’autovettura, invero, l’avevano usata poco. Preferivano la solitudine ed il silenzio delle stanze dell’albergo ”Chiaro di luna” o le passeggiate al centro cittadino, nel breve viale pedonale che attraversava le vie più modaiole per arrivare fino alla teleferica.
Hans era felice come un bambino. Carlotta un po’ meno, ma soprattutto, nonostante si stesse gustando il soggiorno caprese, era preoccupata. Sentiva una forte pressione su di lei da parte del ragazzo e non era sicura di volersi sposare proprio allora, alla sua età. Aveva appena finito l’università e voleva guardarsi un po’ intorno, viaggiare, conoscere, divertirsi, cercare un lavoro che le si confacesse. Invece così era messa davanti ad una scelta ben definita. E non sapeva se volesse farla o meno.
Aveva visto, nei viaggi a Oslo, solo le attrattive del posto, ma aveva sentito un gelo al cuore che sembrava tanto un presentimento.
Le notti bianche norvegesi erano seguite da mesi buio, oscurità e freddo. E lei amava la luce ed il sole. Avrebbe retto?
Inoltre, anche dal punto di vista passionale le cose non andavano così lisce. Lui era un romantico nordico che avrebbe passato tutta il giorno in albergo. Lei invece avrebbe preferito girare i luoghi che non conosceva ed assaporare il piacere della vita notturna.
Non lo amava abbastanza per fare quel passo, si disse, era troppo presto o forse lui non era la persona giusta…