Una bella storia fatta da un team di persone che hanno deciso di dedicare la loro vita, o parte di essa, a bambini e ragazzi di strada dai 5 ai 18 anni che vivono a Kabul.
di Lucilla Scattini da Blogautore
Oggi vorrei provare a raccontare una bella storia fatta da un team di persone che hanno deciso di dedicare la loro vita, o parte di essa, a bambini e ragazzi di strada dai 5 ai 18 anni che vivono a Kabul. Non so se avete mai sentito parlare di Skateistan, ma vale la pena fare un giro sul loro sito (http://skateistan.org/). E’ una organizzazione non-profit con lo scopo di educare ed emancipare i bambini attraverso l’attività di skateboarding. Fondata nel 2007 dallo skateboarder australiano, Oliver Percovich, con il supporto della sua fidanzata, di alcuni amici e gente locale, Skateistan, è riuscita a costruire a Kabul uno skatepark su 5428 metri quadri di terra, donati dal Comitato Olimpico Nazionale Afghano, che è stato inaugurato nell’ottobre del 2009.
Madina, Tamana, Fazila, sono tre ragazzine meravigliose di Kabul di 12 e 14 anni, che con i loro occhi scuri, il loro entusiasmo e la loro voglia di cambiare sono diventate istruttrici di skateboard alla scuola Skateistan. Tre storie simili fatte di povertà, di strada e di speranza. Ma loro ce la stanno facendo. Madina è oggi un modello per Ie centinaia di bambini che frequentano ogni settimana la classe in cui lei insegna. Il 9 marzo di quest’anno è stata scelta per parlare al “3rd Annual Children’s National Assembly”, che si è tenuto presso il palazzo del Parlamento Afghano a Kabul, per presentare, agli oltre 100 membri del parlamento, i problemi che devono affrontare ogni giorno i giovani afghani. Parla perfettamente l’inglese ed è una tra le studentesse più brave della sua scuola. Tamana, e’ diventata un’icona all’interno della scuola per la sua velocità con lo skate e la sua risata contagiosa. A volte, la sua insegnante le chiede di spiegare la lezione alla sua classe e le chiede anche di spiegarle perché sia così brava. La sua risposta è’ semplice; mette in pratica tutto quello che apprende e impara ogni giorno. Fazila, è stata tra le primissime a salire su uno skate, quando Skateistan doveva ancora prendere forma, crede fermamente nella parità dei sessi e sostiene che le famiglie afghane dovrebbero iscrivere le loro bambine alla Skateistan. Da grande vuole fare il dottore ma anche diventare il primo direttore afghano di Skateistan.
Skateistan lavora con la nuova generazione perché crede fermamente che solo la nuova generazione possa cambiare realmente il corso del paese. Questo è quello di cui l’Afghanistan ha bisogno oggi! E basta guardare nei loro occhi per vedere la speranza e la felicità di queste piccole donne che crescono a Kabul!