Riceviamo da una nostra lettrice e volentieri pubblichiamo.
”Mi alzo ogni mattina presto perchè la mia famiglia si sveglia presto. Poi loro escono ed io inizio con i miei ”esercizi ginnici” Non è fitness, ma esercizi per mantenere in esercizio i miei ‘arti’. Poi un giorno sì un giorno no vado a fisioterapia sempre con lo stesso scopo: mantenermi attiva. Prima o dopo rifaccio il letto nunziale, con grande fatica perchè non ho equilibrio e rischio di schiantarmi sulle lampade a stelo della stanza. Uscita da fisio, vado a fare la spesa giornaliera. Poche cose ma tanto pesanti per me. Ma mi piace andare a fare la spesa, mi fa sentire ancora utile e ‘normale’. Trovo sempre qualche commesso che me la mette in auto o se è copiosa me la faccio spedire a casa.
Sotto casa, cerco posto e se quello per invalidi è occupato, lascio in seconda fila e chiedo al mio portiere ”angelo custode” di parcheggiarla appena si libera uno spazio. Eh, sì sono fortunata ad avere un portiere…così disponibile.
Giunta a casa, vai con la preparazinoe del pranzo. Siamo in tre persone, ma spesso cucino tre cose diverse. Mia figlia la pasta, mio marito insalata ed io…mi aggiusto.
Dopo pranzo carico la lavastoviglie ma la lascio in attesa finchè arrivano le 19.00 orario non di punta per l’ elettricità. La società elettrica ci ha rimproverato perchè spendiamo troppo!
Il pomeriggio ho un angolo per me sola: riposo per 1 oretta. Qualche volta sogno proprio, altre sonnecchio, attendendo la donna delle pulizie che oramai per me è un’amica. Insieme rimettiamo a posto il terrazzo, a lei faccio pulire la verdura, mettere a posto gli armadi etc…
Nel frattempo ”lavoro” un po’ al computer cercando di non farmi distogliere troppo dai rumori della casa.
Di sera stanca, dopo la cena ed aver messo a posto la cucina, piombo sul divano e mi godo un bel film o mi faccio ”rabbuiare”dai talk show.
A fine serata spengo il pc e vado a nanna. Non dimenticando di mettere la stampella, mia compagna di vita da ormai 4 anni, in un posto in cui non cada nè faccia inciampare nessuno.
Vi ho raccontato questa storia, perchè anche se sembra una storiella di poco conto, è la vita di una qualunque di noi: io. Non tutte fanno le manager e le star. Esistono anche le donne pseudo normali. E che fanno anche tanta fatica a vivere, ma vivono, creano, condividono, comunicano, esistono..
Laura”
Invitiamo le nostre lettrici ad inviarci le proprie storie di vita quotidiana. Che dimostrano che dietro il lavoro di una donna..c’è di più. Scrivere a mailto:redazione@dols.net oggetto: unaqualunque