Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram
    Trending
    • Per te
    • Il Teatro Evolutivo
    • Memorie smemorate
    • Material love
    • PREMIO GAMMADONNA 2024, SVELATE LE 6 FINALISTE
    • Marzia Santella e la scrittura
    • Viaggiare dentro di sé con ogni paziente
    • La Profezia e Quelli del Civico 21
    Facebook Instagram
    Dol's Magazine
    • Pari opportunità
      • DIRITTO
      • DONNE E POLITICA
      • DONNE E SPORT
      • PARITA’ DI GENERE
      • DONNE E FILOSOFIA
    • Lavoro
      • BANDI, CONCORSI E PREMI
      • DONNE E ARTE
      • DONNE E ARCHITETTURA
      • DONNE E DENARO
      • MAMME E LAVORO
      • IMPRENDITORIA FEMMINILE
      • RISORSE UMANE
    • Donne digitali
      • ARTE DIGITALE
      • INNOVAZIONE
      • TECNOLOGIA
    • Salute e benessere
      • FOOD
      • GINECOLOGIA
      • NUTRIZIONE
      • MENTAL TRAINER
      • PSICOLOGIA
      • SESSUOLOGIA
    • Costume e società
      1. AMBIENTE
      2. ATTUALITA’
        • Good news
        • Think positive
        • Bad news
      3. CULTURA
        • Libri
        • Film
        • I racconti di dols
        • Mostre
      4. LIFE STYLE
      5. SOLIDARIETA’
      6. VIAGGI
      7. FACILITIES
      Featured

      Per te

      By Lucia Tilde Ingrosso17/10/20250
      Recent

      Per te

      17/10/2025

      Il Teatro Evolutivo

      13/10/2025

      Material love

      11/10/2025
    • INIZIATIVE
      • CONDIVIDI CON DOL’S
      • EVENTI
        • Calendario eventi
      • TEST
      • LE DONNE ITALIANE
      • SCRIVILO SU DOL’S
        • Scritti su dol’s
    Dol's Magazine
    Home»Vie e disparità»Atlete in pista II
    Vie e disparità

    Atlete in pista II

    DolsBy Dols08/07/2013Updated:08/07/2013Nessun commento4 Mins Read
    Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Share
    Facebook Twitter LinkedIn Pinterest Email

    Presenze sportive femminili nella toponomastica nazionale

    di Loretta Junck

    In genere la presenza femminile nel mondo dello sport, mondo fortemente connotato al maschile, ha sofferto fino a un recente passato di poca considerazione e di scarsa visibilità.
    D’altra parte, “non bisogna dimenticare il contesto in cui ha vissuto per secoli la donna nel nostro Paese, soggetta a pregiudizi di tipo culturale di difficile superamento, condizionata, come negli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dalle sue prerogative di madre e sposa, prerogative che l’hanno relegata a un ruolo secondario della vita civile” (Angela Teja); solo recentemente sembra che qualche cosa stia cambiando, nella percezione dello sport femminile e nell’interesse che questo suscita.
    Una breve visitazione della storia della partecipazione femminile ai Giochi Olimpici ci conferma questa realtà.

    Nonostante l’opposizione del fondatore Pierre de Coubertin, che aveva pensato ai Giochi solo in funzione delle competizioni maschili, le donne parteciparono già alla seconda Olimpiade, che si tenne a Parigi nel 1900, con il golf e il tennis, e in questa occasione si distinse la tennista inglese Charlotte Cooper, che fu la prima campionessa olimpica. Ma bisognerà aspettare fino al 1912 per vedere il nuoto femminile fare il suo ingresso in ambito olimpico, pur nella riprovazione di molti. Grazie anche alla pressione di molte associazioni sportive femminili europee, le donne continuarono ad ampliare la propria presenza ai Giochi. L’atletica leggera fece il suo ingresso ad Amsterdam, alla IX Olimpiade, nel 1928.
    Ma, significativamente, l’Italia tardò a inviare ai Giochi le proprie atlete. La prima partecipazione olimpica di un’italiana fu quella della grintosa tennista Rosetta Gagliardi, unica donna in mezzo a 169 connazionali maschi ad Anversa, nel 1920. Ma la prima italiana a vincere un oro olimpico fu Ondina Valla, alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Il riconoscimento le fruttò immensa popolarità e il regime fascista la elesse ad esempio della sana e robusta gioventù nazionale.
    Nei confronti dello sport femminile il fascismo tenne un comportamento ambivalente. Poiché se è innegabile che le donne, più che nel passato, furono incoraggiate all’attività fisica, è pur vero che l’ideale femminile del regime si ispirava a una concezione della donna relegata alla sua funzione di angelo del focolare.

    “Ponendosi non solo come un fiore all’occhiello del regime ma anche come una potenziale sfida alla supremazia maschile da esso promossa, lo stesso successo della Valla ottenne reazioni tutt’altro che univoche nei circoli fascisti. In effetti, il fascismo, soprattutto una volta consolidato il suo potere e anche per rispondere ai severi moniti della Chiesa cattolica, tende ad avere un atteggiamento profondamente ambiguo rispetto allo sport femminile: alcune atlete eccezionali vengono incoraggiate poiché possono dar lustro al regime a livello internazionale, ma si ritiene che per la maggioranza delle donne possa bastare un’educazione fisica salutista, l’unica giudicata davvero compatibile con l’immagine relativamente tradizionalista della donna e delle sue funzioni che il regime sostiene.”. (Enciclopedia dello Sport.)
    Oggi, come si è detto, la situazione sta cambiando…

    La mostra “Donna è sport”, organizzata a Milano in occasione delle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, ha evidenziato l’impetuosa avanzata femminile nella pratica sportiva. Presentando l’evento, il giornalista Alessandro Cannavò sottolinea sulla Gazzetta dello Sport che “tra il 1980 e il 2010 si è passati da una presenza nella squadra azzurra del 15% a quasi il 50% del totale” e ricorda che già nel 2003 suo padre Candido, direttore storico della Gazzetta, parlava di un “sorpasso di qualità” avvenuto per opera delle donne nello sport, sorpasso che non si è registrato in modo così imponente in nessun altro settore.
    All’inaugurazione della mostra erano presenti il fior fiore dello sport femminile italiano, da Mabel Bocchi a Carolina Morace, da Novella Calligaris a Valentina Vezzali, da Manuela Di Centa a Stefania Belmondo. Commentando gli interventi delle atlete in quello che definisce con ammirazione “un talk show di grande livello”, l’articolista istituisce un confronto tra queste donne consapevoli e mature e “i campioni maschi super pagati e super coccolati, tenuti in campane di vetro lontani da ogni interferenza della vita vera, belli nei loro fisici scultorei e bamboccioni, che si pavoneggiano con i loro tatuaggi e passano il tempo libero con la play station”.
    E conclude con queste significative parole:
    “A sentire le donne dello sport sembra di stare su un altro pianeta. Donne che sono maturate perché devono ogni giorno lottare … Con l’intelligenza prima che col fisico. Donne vincenti: su tutti i fronti”.
    Un omaggio al valore delle donne, prima che delle sportive.

    atlete
    Share. Facebook Twitter Pinterest LinkedIn Tumblr Email
    Avatar photo
    Dols

    Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

    Related Posts

    Rebecca, medaglia crocifissa

    06/09/2024

    LE VENERI VAGANTI

    02/09/2024

    A Catania, sulle vie delle donne

    13/05/2024
    Leave A Reply Cancel Reply

    Captcha in caricamento...

    Donne di dols

    Dols magazine
    Caterina Della Torre

    torre.caterinadella

    Redattora del sito internet www dols.it

    Post su Instagram 18360082396092443 Post su Instagram 18360082396092443
    Sanseveria Sanseveria
    Hangar Bicocca Hangar Bicocca
    Post su Instagram 18159220348385999 Post su Instagram 18159220348385999
    Post su Instagram 18106256878614500 Post su Instagram 18106256878614500
    Post su Instagram 18082696603793264 Post su Instagram 18082696603793264
    Post su Instagram 17847029001580939 Post su Instagram 17847029001580939
    Post su Instagram 18097914964591272 Post su Instagram 18097914964591272
    Post su Instagram 18097783294679545 Post su Instagram 18097783294679545
    Mostra di Stefano Arienti a Parma dal 18 ottobre Mostra di Stefano Arienti a Parma dal 18 ottobre
    Inaugurazione a Parma il 18 ottobre palazzo Marchi Inaugurazione a Parma il 18 ottobre palazzo Marchi. Da vedere
    Palazzo in via Senato milano Palazzo in via Senato milano
    San Gregorio di padre Bernasconi padre al figlio D San Gregorio di padre Bernasconi padre al figlio Davide
    Riapre san Gregorio Riapre san Gregorio
    Recensione di lucia~ingrosso Recensione di lucia~ingrosso
    Post su Instagram 18067089128335314 Post su Instagram 18067089128335314
    Post su Instagram 18056643248425137 Post su Instagram 18056643248425137
    Elisa recensione di Erika Arosio Elisa recensione di Erika Arosio
    Lo spartito della vita di Erica Arosio Lo spartito della vita di Erica Arosio
    Fuori cinema in Gae aulenti Fuori cinema in Gae aulenti
    Carica altro Segui su Instagram
    Quando verrà la fin di vita

    le stagioni della verità

    Questo mio corpo

    Amazon.it : Questo mio corpo

    CHI SIAMO
    • La Redazione
    • La storia di Dol’s
    • Le sinergie di dol’s
    • INFORMATIVA PRIVACY
    • Pubblicizza su Dol’s Magazine
    • Iscriviti a dol’s

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale.
    Pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001
    © 2025 Dol's Magazine. All Rights Reserved. Credits: Dol's Magazine

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    Questo sito utilizza cookie, eventualmente anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
    Per saperne di più clicca qui, procedendo nella navigazione o cliccando su OK acconsenti all’uso di tutti i cookie.
    OK